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MI DARESTE UNA MANO?
Ho in mente di realizzare un progetto con i miei alunni di quinta che quest’anno mi lasceranno.
Ho pensato a un viaggio geo-gastronomico che unisca l’utile al dilettevole: studieremo le regioni italiane, ci fermeremo a scuola e prepareremo (loro sotto la mia supervisione) dei dolci tipici regionali (possibilmente non fritti né troppo elaborati- abbiamo due fornetti-).
Cercare in rete viene spontaneo, ma il vostro aiuto mi sarebbe gradito perché i dolci tipici, come dire sembrerebbero più tipici 😉 .
Grazie 🙂
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Le frittelle di fiori d’acacia fab parte della mia infanzia, mi ricordano tantissimo mia nonna… quando le venne l’ictus ci provò mia mamma a farle, ma mia mamma non ama i dolci e secondo me se non c’è amore per quello che fai non ti viene bene 😉 . E allora mi ci sono messa io… A mio nonno, quel duro di mio nonno che ne aveva viste di tutti i colori e che aveva una corteccia, al posto della pelle, che non lo scalfivi nemmeno col black&deker, beh, si commuoveva tutte le volte che gliele facevo. Per lui e solo per lui le friggevo come da tradizione contadina, per noi le ho sempre fatte al forno, buonissime in entrambi i modi 😀 .
Uh sallyna!…quando ero ciovane lavoravo in uno stabilimento con un boschetto di acacia intorno, la mia collega andava sempre a raccogliere i fiori per farli in pastella!!
anch’io avevo pensato al bunet, ho anche la ricetta che mi è stata data da una signora di Asti, ma ho pensato che i biscotti fossero più facili da fare…comunque se interessa…
Nikita ti ha già detto delle paste di meliga e dei bicciolani 😉 .
In piemonte di tipico ci sono diverse varietà di biscotti (amaretti secchi e morbidi, baci di dama, nocciolini, canestrelli: tra questi i più facili credo siano i nocciolini), la torta di nocciole con lo zabaione, il bunèt (una sorta di budino ricco con amaretti cacao e rum -evitabile per i bambini-). In zona biella c’è un dolce povero e casalingo che si chiama palpitun, ed è un dolce a base di pere, cioccolato, pane raffermo, amaretti.
Pare che anche il salame al cioccolato sia tipico.
Diciamo che la regione è ricca di nocciole e cioccolato, quindi questi ingredienti si ritrovano spesso nei dolci.
Se vuoi una cosa bizzarra e molto molto particolare (da fare a fine aprile, però), ci sono le
friceu ‘d fiur ‘d gasia, ovvero le frittelle di fiori d’acacia, che credevo essere solo una usanza di mia nonna e ho scoperto invece essere un dolce tipico piemontese. Non sono affatto difficili, la cosa più complicata è procurarsi i fiori per chi non vive in campagna.
Dimmi cosa ti ispira e ti dò la ricetta 😉
un dolce della mia cittadina che è diventato famoso
chifferli di mandorle
Dolcetti tipici della cittadina di Finale Ligure (SV) introdotti nel 1872 da Benedetto Ferro, ex navigatore con la passione dell’arte pasticcera.
Il nome è di probabile derivazione araba (kefir = luna), si rifà proprio alla forma di mezzaluna data a questi deliziosi pasticcini a base di mandorle.
INGREDIENTI
Mandorle dolci in polvere gr. 200
Zucchero a velo 200
Albumi d’uovo 3
2 cucchiaio di fior d’arancio
Mandorle dolci a lamelle
Mescolare gli albumi precedentemente montati con un pizzico di sale,
con la farina di mandorle, lo zucchero e il fior d’arancio, fino ad ottenere un impasto consistente, tipo un purè sodo.
Mettere in un sac à poche e formare delle mezze lune sulla placca del forno ricoperta di carta , ricoprirle di mandorle a lamelle.
Far cuocere a calore moderato, 160°, fino a doratura.circa 15 minuti
@Nikita wrote:
Io però un pensierino ce lo farei! :drinking:
PIEMONTE:
PASTE DI MELIGA (biscotti con farina di mais)
INGREDIENTI:
200 gr burro
200 gr zucchero
200 gr farina di mais
3 tuorli d’uovo.
PREPARAZIONE:
Impastate il burro, lo zucchero, la farina di meliga (di mais) e 3 tuorli d’uovo. Tirate una sfoglia abbastanza spessa e ritagliate dei biscotti rotondi . Mettete in forno a 180°C per circa mezz’ora.
La tradizione vuole che le paste di meliga si inzuppino nello zabaione (altra ricetta tipica piemontese) oppure nel vino rosso, dolcetto o meglio barolo chinato (ma non penso lo darai ai bambini! )
BICCIOLANI DI VERCELLI
Ingredienti : 250 g di farina 185 g di burro 100 g di zucchero 2 tuorli d’uovo 1/2 cucchiaino abbondante di cannella in polvere un pizzico di garofano, macis, coriandolo noce moscata; pepe bianco in polvere una noce di burro e un cucchiaio di farina per la placca
Preparazione : Amalgamate molto bene sulla spianatoia la farina insieme alle varie spezie e allo zucchero, poi impastate il tutto con le mani velocemente, insieme al burro già ammorbidito e ai tuorli d’uovo. Ponete quindi l’impasto in una terrina spolverizzata di farina, coprite con una salvietta e lasciate riposare in luogo fresco per 6 ore. Ungete leggermente di burro una placca da forno e spolverizzatela di farina; ponete la pasta in una siringa da pasticciere con bocchetta piatta larga 3 cm, liscia da un lato e dentellata dall’altro, e, spingendo sul pistone, ottenete dei biscotti lunghi circa 10 cm. Procedete in questo modo sino ad esaurimento dell’impasto, distanziando le varie strisce perchè nel cuocere aumentano di volume. Passate poi la placca in forno caldo (180°) e lasciate cuocere per una decina di minuti i bicciolani. Quando i biscotti saranno diventati tiepidi staccateli dalla placca facendo uso della lama di un coltello o di una spatola e facendo molta attenzione a non romperli. Lasciateli raffreddare completamente prima di disporli su un vassoio e servirli.
Ma l’Italia si ferma alla toscana? 😀
@Frafrà wrote:
Faccio sempre anche io questa ricetta di Frà ed ha avuto un successo strepitoso anche con i compagni di classe di Benedetta (ormai è tradizione che al rientro dalle vacanze di natale ne porti un bel vassoione).
Qui ci sono anche le foto viewtopic?f=141&t=416683
Per la mia città, Lucca, di itpico e facile mi vengono in mente i biscotti “Befanini” che si fanno principalmente nel periodo natalizio, ma si trovano sempre nelle panetterie (io li faccio spesso con i miei bimbi che si divertono con le formine e a mettere i “chicchini” colorati sopra).
Ecco la ricetta:
500 g farina
300 g zucchero
150 g burro
3 uova
1 bustina lievito
1/2 fialetta di essenza limone
un pizzico di sale
Si mescola tutto e si fa riposare una mezzora in frigo, dopodiché si stende la pasta ad uno spessore di circa 1/2 cm e ci si sbizzarrisce con le formine!
Una volta fatte le forme, si spennellano i biscotti con poco latte e si spargono sopra i chicchini colorati (questi per intenderci: )
Si infornano i biscotti a 180° finché non sono dorati
🙂 Vi ringrazio per il contributo, spero di averne altri.
tortellini dolci emiliani
si fanno sia fritti che in forno (mia nonna, per le feste, li cuoceva addirittura nello scaldavivande che c’era sotto i forni a gas, mentre faceva le torte… per risparmiare 😆 )
A seconda dei periodi il ripieno cambia… il più tradizionale è un pesto di marmellata, castagne, caffè macinato e altro ( a me personalmente non piace) ma si fanno con tantissimi ripieni: crema pasticcera, cioccolata, marmellata
eccoti una ricetta… è praticamente una frolla 😀 e credo sia la ricetta più semplice tra quelle non fritte, per dei ragazzi
http://ledolcezzedimamyalle.blogspot.com/2010/01/ricetta-presa-in-giro-x-internet.html
Molto semplice ( soprattutto se usate i preparati per budino al posto della “crema pasticcera) può essere la zuppa inglese ma è al cucchiaio e liquorosa.
😆
Altrimenti ci sono le tagliatelle dolci fritte ( proprio tipiche del carnevale) ma sono fritte o la torta di riso ma non è semplicissima 🙁
oppure ci sono tanti dessert fatti con il mosto d’uva ma :drinking: … e non so nemmeno quanto se ne possa trovare in commercio perchè solitamente si fanno nel periodo post vendemmia 😆
Per la toscana potrei suggerirti il castagnaccio
viewtopic.php?f=141&t=425880
Sempre tipica della mia zona (sud-milano) c’è la torta bertolda: http://www.melegnano.net/meneghino/gastronom026.htm
La tortionata invece è una specie di sbrisolona tipica di Lodi:
Qui ricetta: http://www.coquinaria.it/cgi-bin/ubb1/ultimatebb.cgi?ubb=get_topic;f=3;t=003326;p=1
Qui info storiche: http://www.turismo.provincia.lodi.it/TPL_gastronomia_NOTIZIA_1.asp?IDCategoria=633&IDNotizia=35
Sono questi
Trovi la ricetta spiegata qui: viewtopic.php?f=141&t=419979
I meini (pan de mei) sono biscottoni morbidi tipici del milanese, che si fanno nel periodo dei morti.
Ti cerco la ricetta dal ricettario
una ricetta tipica è la pizzella
ma per realizzarla ci vuole un ferro apposito, che comunque omai si trova ovunque
cerco di informarmi su qualche altra ricettina di facile realizzazione
@beatrix58 wrote:
Beh il ciambellone è facilissimo 😆
in veneto il dolce tipico è la pinza (dolce dell’epifania)
quì la ricetta http://www.veganblog.it/2010/12/02/pinza/
@bianca267 wrote:
Nel fornirmi ricette di dolci tipici di una regione che siano anche semplici, perché io non mi sostituisco ai bambini, ma li guido, perciò non posso pretendere che facciano cose che sono facili per noi:; devono essere alla loro portata.
Tu a esempio, se non sbaglio sei abruzzese o comunque è lì che vivi; a parte le ricette nelle quali sei maestra , potresti fornirmi una ricetta tipica della tua zona.
è una idea bellissima
in cosa possiamo aiutarti?
Che bella idea!
Ci penso…
sono piu’ preparata sui paesi europei, ma mi sembra un ottima idea!