Le polpette Fibonacci

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Le polpette Fibonacci

Come posso spiegare quanto mi affascina il broccolo romanesco nella sua bellezza esteriore e in quella nascosta? Io non sono mai stata una grande amante della matematica ma quando ho scoperto che il broccolo romanesco è un frattale a forma piramidale ho provato un insano interesse per la matematica… del cavolo.

Un frattale a forma piramidale. Poetico vero?
Già… ma che vuol dire???

Broccolo romanesco

Broccolo romanesco

 

Ve lo faccio spiegare da wikipedia: un frattale è un oggetto geometrico dotato di omotetia interna: si ripete nella sua forma allo stesso modo su scale diverse, e dunque ingrandendo una qualunque sua parte si ottiene una figura simile all’originale… Il broccolo romanesco ha una forma piramidale e tante piccole rosette, disposte a spirale, che riproducono la forma principale e si ripetono con regolarità. Ogni rosetta è composta da numerose rosette più piccole, rendendo la forma del broccolo romanesco simile ad un frattale.

Infine, misteri e meraviglie della natura, il numero di spirali che compongono il broccolo romanesco è un numero di Fibonacci.

Broccolo romanesco

Broccolo romanesco

Guardatelo, non è bellissimo???

E poi che ci voleva? Una lezione privata, in cucina, col marito matematico armato di carta e matita, a mostrarmi tutto quanto scritto qua sopra che non saprei certo ripetere da sola ma insomma… son dettagli!

Condire con un po’ di matematica una ricetta di cucina, può avere il suo fascino 😛

Quindi, dopo avervi spiegato “tutto” sul cavolo romanesco potete capire perché l’ho battezzata così e vado quindi a raccontarvi la

Ricetta delle polpette di Fibonacci

Ingredienti

  • 1 cavolo romanesco
  • 2 patate
  • sale, pepe, curcuma
  • senape
  • farina di mais

Lessate a vapore il cavolo romanesco con le patate a tocchetti, insieme, così la cucina puzzerà meno di cavolo 😉

Schiacciate con una forchetta cavolo e patate, condite con curcuma sale e pepe, formate delle pallette, in un piatto passatele prima sulla senape e poi in un altro piatto, rotolatele nella farina da polenta a grana fine detta anche fioretto.

Infine infornate a 180° finché le polpette non saranno dorate.

Io le ho servite con biete lessate e spadellate con aglio, olio e peperoncino.

Le polpette di Fibonacci

Le polpette Fibonacci

Polpette Fibonacci

Polpette Fibonacci

Le polpette di Fibonacci

Le polpette Fibonacci

 

 

  1. violella says:

    se riesco questa sera sperimento questa ricetta, ho giusto un cavolo da smaltire 🙂

  2. Devo ammettere che anch’io ho comprato questo cavolo solo per la sua bellezza…poi, a casa, ho cercato un ricetta per cucinarlo!!
    Io ho preparato una crema, ma proverò le polpette, anche perché questo cavolo ha un gusto molto più delicato del normale cavolfiore e son sicura che in famiglia non si lamenteranno troppo!! Grazie per l’idea!!

  3. Meraviglioso. Sia il cavolo che la matematica applicata :-). Se ce la insegnassero così saremmo tutti un po’ più portati …
    E’ bellissimo pensare in quanti modi la natura ci parli: attraverso il nostro cuore con la sua bellezza, attraverso il nostro senso estetico con i grandi artisti, attraverso la nostra ragione con la matematica e attraverso il nostro stomaco con i suoi profumi e sapori. GRAZIE
    Acquistare ortaggi sarà d’ora in poi un’esprienza pitagorica 🙂

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