Alici salate

11 comments
Alici  salate

Chi mi da la ricetta (vera vera) per mettere le alici sotto sale?

Vostra debitrice :mrgreen:

  1. cavallettale says:

    Grazie susa

  2. susanna_a says:

    io le ricopro di marinatura (origano, limone e sale grosso) poi le lascio un’oretta in frigo e poi le metto in freezer. Si conservano anche un mesetto. Quando mi servono le lascio scongelare, le lavo con l’aceto, le asciugo bene con lo scottex, le condisco con olio, aglio (se mi va, oppure erba cipollina, oppure origano), peperoncino e le lascio un paio d’ore in frigo.

    In pratica si marinano in freezer.

    Per la durata, dal post congelamento 48 ore di sicuro, ma anche un giorno in più. Sono cotte nel limone e c’è anche il sale grosso (che le rende belle asciutte e toste, come le fanno in liguria).

  3. no, mai fatte Bianca!

  4. cavallettale says:

    @susanna_a wrote:

    se le mangiate crude (anche marinate) ricordatevi di congelarle per 24 ore per ammazzare il parassita fetentone http://it.wikipedia.org/wiki/Anisakis

    Grazie susa, mi ricordavo infatti di questa cosa.

    Volevo chiedere allora, se le congelo (crude ovviamente) e poi le marino per quanto tempo le posso conservare? La marinatura può essere considerata una specie di cottura e prolungare la conservazione oltre le canoniche 24/48 ore post congelamento?

  5. susanna_a says:

    se le mangiate crude (anche marinate) ricordatevi di congelarle per 24 ore per ammazzare il parassita fetentone http://it.wikipedia.org/wiki/Anisakis

  6. bianca267 says:

    il mare pulito?
    boh, potrei provare a sciacquarlo un po’ :rrofl:

  7. bianca267 says:

    queste notizie, più o meno le ho pure io

    volevo vedere se qualcuna effettivamente le fa

    tu hai mai provato MAd?

    è che ieri ho trovato delle alici da far paura
    ovviamente già mangiate fritte :rrofl:

    se trovassi la ricetta veraveravera le potrei riprendere anche oggi 😉

  8. cavallettale says:

    Non so aiutarti, però mi hai fatto venire voglia di alice. Le ho messe nella lista della spesa di oggi per farle sott’olio.

  9. diciamo che può essere adattata…
    eliminando il disco di pietra magari 😆

    comunque tutte le ricette dicono di non lavarle con acqua dolce, al massimo con acqua di mare.
    Hai un mare pulito a portata di mano? :pao

  10. in rete ho trovato questo
    ) Garantirsi una buona partita di acciughe, presso il pescatore di fiducia, di adeguata pezzatura e tassativamente provenienti dal nostro Mar Ligure o al massimo dal Tirreno.

    2) Trasferite le acciughe sul luogo della lavorazione, procedere immediatamente alla pulitura del pescato, mediante asportazione della testa e delle interiora, facendo attenzione, se possibile, a non lacerare troppo il pesce. Mano a mano che si procede nell’operazione, si acquisisce esperienza e manualità ottenendo un buon risultato finale. Le acciughe non dovranno mai essere lavate in acqua dolce o venire a contatto con essa.

    3) Lasciare quindi il pesce così pulito per almeno 12 ore a “spurgare” in un contenitore di grandezza idonea, con una buona dose di sale grosso, manualmente mescolato con le acciughe, in modo da depurarlo di buona parte del sangue residuo.

    4) Versare le acciughe in un contenitore drenante (di solito si usa la cassetta di legno che le conteneva), tale da rendere l’acciuga adeguatamente libera da liquidi.

    5) Procedere, in apposite arbanelle (tipico contenitore di forma cilindrica) in vetro (talvolta in cotto), alla vera e propria salagione mediante posizionamento testa – coda a strati sovrapposti, incrociati tra di loro, interponendo la giusta quantità di sale grosso (Un quarto di sale o leggermente di più, per ogni chilo di acciughe; la dose viene poi automatica).

    6) Una volta che si è quasi al colmo dell’arbanella, con l’ultimo strato, circa tre centimetri sotto il bordo, si stende il sale a coprire le acciughe, si interpone un disco in pietra, il cui diametro è leggermente inferiore a quello interno del vaso, detto disco è di solito in ardesia o in vetro di grande spessore, con spigoli smussati. Si posiziona quindi sopra al disco un peso consistente (pietra o contenitori di inerti o liquidi) allo scopo di esercitare una continua pressione, che crea adeguato spessore di liquido sovrastante le acciughe; detto liquido deriva dalla parziale liquefazione del sale, unito ai liquidi residui del pesce, necessari alla garanzia della stagionatura.

    7) Al di là dei canonici 40 giorni di salagione, pare opportuno per una migliore degustazione attendere quantomeno 3 mesi dalle sopraccitate procedure.

    8) Disporre i contenitori in luogo fresco, asciutto, possibilmente al buio, se di vetro.

  11. uhm…interessante! 😀
    aspetto anch’io

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