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Tamarindo
Ho comprato qualche tempo fa in un negozio etnico il tamarindo (tamarindo puro senza semi).
Comprarlo è stato divertente ma ora non so usarlo.
Mi aiutate?
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Mi ispira la terza ricetta. Nei prossimi giorni provo e poi vi riferisco.
Magari dimezzo le dosi di peperoncino 🙂
Grazzzzie
chutney di datteri e tamarindo
Ingredienti
-2 cups di datteri denocciolati
-1/4 cup di tamarindo senza semi
-1 cup di zucchero di canna scuro
-1 cucchiaino di peperoncino in polvere
-un pizzico di asafetida
-sale qb
procedimento
1.-mettere i datteri e il tamarindo in un pentolino.
2.-aggiungere lo zucchero, il peperoncino in polvere, l’asafetida, il sale and 4 cups di acqua e far bollire piano per 20/25 minuti.
3.-lasciar raffreddare e passare al setaccio (io lo passo col frullatore, non deve avere grumi).
4.-è pronto. In frigo dura un mese, in freezer 6 mesi.
Chutney rosso all’aglio (uno dei miei preferiti)
Ingredienti
1 cup di cocco grattugiato
6 spicchi d’aglio schiacciati/tritati
3 piccoli peperoncini rossi piccanti
1 cucchiaino di tamarindo
1 cucchiaio di olio
Sale qb
procedimento
1.-scaldare l’olio e far saltare l’aglio coi peperoncini per mezzo minuto, senza farli bruciare
-2.-aggiungere il cocco e mescolare bene per un minuto.
-3.-far raffreddare, aggiungere il tamarindo e frullare aggiungendo pochissima acqua (meno se il cocco è fresco).
-4.-servire freddo
POTATO SAUNG (un piatto tipico di Mangalore)
Ingredienti
-2 patate grosse
-¾ cup di cipolla tritata fine
-2 cucchiai di peperoncino in polvere (vedi tu, eh?…)
-2 cucchiaini di polpa di tamarindo
-2 cucchiai di olio
-sale qb
procedimento
1.-pelare le patate e tagliarle a cubetti.
2.-scaldare l’olio, aggiungere le cipolle e farle leggermente dorare a fuoco medio.
3.-aggiungere il peperoncino e cuocere per un altro minuto.
-4.-aggiungere le patate, il sale e 1 cup di acqua. Mescolare, coprire e lasciare cuocere a fuoco medio finché le patate sono cotte.
-5.-aggiungere il tamarindo e cuocere ancora un minuto.
Consiglio: la polpa di tamarindo mettila a bagno con pochissima acqua calda prima di usarla.
Infatti comprai questi baccelli di tamarindo senza semi pensando di ricavarci la classica bevanda estiva. Invece, sorpresona!!! Non è fatta con il tamarindo!
Da allora lo guardo.
Ho provato a mangiarlo puro ma non mi piaceva proprio.
Attendo istruzioni!
cucù! eccomi qua. Nei negozietti etnici si trovano ormai anche i baccelli di tamarindo (“imli” in hindi). Pongi ha detto bene, si usa soprattutto nella cucina del sud dell’India e dà un gusto tra il fruttato e l’acidulo. Il nostro sciroppo di tamarindo per le bibite è fatto con melograno, e non con il tamarindo indiano; quando l’ho scoperto son rimasta un po’ di sale. Al momento mi viene in mente un classico per gli snack indiani che è il chutney di tamarindo e datteri. Adesso scavo nel database poi torno.
Il tamarindo è molto buono!
Io l’ho trovato qui per un certo periodo in un banco di primizie: vendevano i baccelli interi. Si scortecciava il baccello e rimaneva il frutto, naturalmente con tutti i semi dentro che erano abbastanza noiosi da togliere. Però ne valeva la pena, perchè la polpa è ottima: molto simile per colore, sapore e consistenza a quella dei datteri, ma più acidula.
A parte mangiarla così com’è o metterlo nella macedonia, la polpa di tamarindo è un ingrediente molto usato nella cucina indiana, soprattutto del sud.
Se Kalinka passa di qua ti potrà segnalare ottime ricette col tamarindo: alcune stanno anche nel suo thread 🙂
Del tamarindo ho il ricordo della bevanda che si allungava con l’acqua con la quale praticamente mi ubriacavo nelle lunghe caldi estati della mia infanzia quando la scuola cominciava il 1 ottobre.
Ma come è fatto? Pianta, bacca?
ninzo…