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Sushi di primavera – Spring sushi
Sushi di primavera. Questa ricetta partecipa al contest Spring Love: spero di avere capito cosa dovevo fare!
Per celebrare l’arrivo della primavera ho pensato di fare una composizione di sushi floreali. Ne esistono di moltissimi tipi, e rientrano sostanzialmente in due categorie: quelli nei quali il fiore viene “disegnato” in sezione nei maki sushi (quelli classici fatti a rondella) e quelli nei quali viene modellato con gli ingredienti usati. Io ho fatto due sushi-maki, utilizzando dei tutorial trovati in rete, e un sushi floreale di mia invenzione che invece è un gunkan, cioè un rotolino di alga e riso messo in piedi e sormontato dagli altri ingredienti.
Non sto a spiegare il procedimento-base per la preparazione del riso, perché lo trovate dappertutto. Do solo un paio di consigli: non vi sbattete a cercare risi strani, usate il riso originario (il nostro comunissimo riso da minestre) e avrete un risultato perfetto! Quelli che invece non dovete assolutamente sostituire con altri ingredienti sono l’aceto di riso e il mirin, cioè il vino giapponese da cucina. O meglio: se non lo trovate potete usare il sakè, ma assolutamente non usate né vini né aceti nostrani, o il sapore del riso verrà completamente sbagliato.
Sushi di primavera
Maki sushi-rosa: questo è abbastanza semplice. E’ fatto con una omelette giapponese sottile (due uova, un cucchiaio raso di zucchero, una presa di sale) arrotolata insieme a una fetta larga e sottile di salmone crudo, insaporito con una punta di wasabi. Si copre una foglia di alga nori col riso, ci si appoggia trasversalmente il rotolo di omelette e salmone, si completa con tre asparagi scottati a vapore per fare le foglie, si arrotola bene il tutto e si taglia a fette.
Maki sushi-fiore a cinque petali: questo è un po’ più complicato. Dovete tenere da parte un po’ di riso già cotto e aggiungere al condimento qualcosa che lo colori: io ho usato del pomodoro ma può andare bene anche purea di barbabietola o di carote, oppure curcuma o zafferano, o al limite qualche goccia di colorante alimentare…l’importante è che non sia un ingrediente troppo liquido, o il riso vi rimarrà troppo appiccicoso. Poi vanno preparati cinque rotolini lunghi e sottili, fatti con un terzo di foglio d’alga tagliato per il lungo e un po’ di riso colorato. Devono venire delle specie di salsicciotti, ma sottili, mi raccomando, se no non ci staranno nel rotolo principale! Si prende un altro foglio d’alga, ci si appoggiano trasversalmente i cinque rotolini insieme a un altro ingrediente che deve fare il centro del fiore (io ho usato una carotina lessata ma può andare bene anche un asparago o un rotolino di omelette) e si arrotola il tutto strettamente in modo che mantenga la forma. Poi si procede come sopra, compresi i tre asparagi per fare le foglie.
Gunkan sushi-anemone: preparate un gunkan, cioè un piccolo sushi fatto con una pallina di riso arrotolata in una striscia d’alga e messo in piedi. Scavate col dito una nicchia nella parte superiore del gunkan, aggiungete cinque petali fatti con una fetta sottile di daikon, poi completate con un cucchiaio di caviale di pesce nero e un tuorlo crudo di uovo di quaglia. Questo è un sushi con un sapore particolare, che sorprenderà forse chi è abituato ai soliti sushi ma è davvero molto buono e anche molto “giapponese”.
Shunbun no hi ometedou! 🙂
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bravissima Pongi!!!!
Un’idea geniale!!!!
Ma grazie mille a tutti, sono contenta che vi piacciano! D’altronde Debora lo sa, quanto sfinisco il mondo intero col Giappone 😉
Brava Debora, mi sa che lo preparerò anche io dopo la tua spiegazione!
veramente bellissimo
mmmmm….amo il sushi!! 🙂
Ma e’ bellissimo da vedere e sarà altrettanto buono da mangiare . Brava adoro il sushi
sei bravissima Debora, che sushi fantastico
Molto carini e invitanti !!!
Che bel piatto, colorato e molto invitante.. 😀
Bellissimi Pongi!!!
semplicemente stupendo, bravissima POngi :-*