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Zucchero. La mia fiaba di Natale.
Avrei molto da dire, e molte da ringraziare. Tutte quelle che ostinatamente mi sono state vicino, nonostante i miei modi testardi e il mio carattere non facile.
Moor del mio cuore, insieme a tutte voi, mi ha fatto una dolce sorpresa, e di sicuro qui non c’è mai modo di sentirsi davvero sole.
E io voglio fare un piccolo regalo a voi, una piccola follia che ho fatto, coinvolta da ragazze altrettando speciali.
E’ un piccolo racconto, una fanfiction, piccolissima. E’ un racconto ovviamente su Goldrake, ma che, a voi che mi conoscete bene, dirà molto di più.
Zucchero
Era la notte della vigilia di Natale, il giorno seguente sarebbe stato il secondo Natale dall’inizio della guerra.
Venusia si girò nel letto con questo pensiero. Amava Actarus ed era felice di poter vivere al suo fianco, di combattere con lui, ma era stanca della guerra, stanca della sensazione di perenne allarme, di quei maledetti orologi che gracchiavano portandosi via ogni tranquillità, interrompendo sempre la loro vita. E non era quella la vita che avrebbe voluto per Mizar, di certo non era quello che aveva promesso alla loro madre. Si girò di nuovo pensando alla madre, ormai il sonno era svanito.
Scivolò silenziosa fuori dal letto, forse un po’ di latte caldo le avrebbe disteso i nervi. Scese piano in cucina, la casa immersa nel silenzio della notte. Fuori la recente nevicata brillava alla luce della luna.
Con la tazza di latte fumante si rannicchiò su uno degli sgabelli della cucina. All’altro lato della stanza la mensola colpì la sua attenzione… il libro delle ricette di sua madre.. quant’era che non lo prendeva in mano, di sicuro da prima della guerra. Si alzò senza far rumore e lo prese. D’un tratto fu assalita dai ricordi, il profumo di quelle pagine la invase scatenando un’ondata di immagini nella sua mente. Il ricordo di sua madre intenta a cucinare la sera della vigilia, con le piccole decorazioni di zucchero che facevano insieme per i cupcake della colazione del giorno di Natale.
Ma sì, forse poteva essere una buona idea, ne avrebbe fatto qualcuno per il giorno successivo, chissà che cucinare non le avrebbe poi riportato il sonno.
Aprì il quaderno di sua madre alla pagina che conosceva bene, piena delle sue piccole impronte, quando da bambina cercava di leggere la ricetta con le mani sporche di miele. Si, se la ricordava bene, acqua zucchero miele burro. Prese dal cassetto alcune fiale di polvere colorante, avrebbe fatto un piccolo babbo natale, Mizar ne sarebbe stato felice. Prese un po’ di pasta di zucchero, bianco, rosso… era un po’ arrugginita e con un movimento maldestro schiacciò il povero pupazzo tra le mani… però.. adesso ricordava lo Spacer, con la sua pinna rossa… con un gesto di stizza scaraventò via la piccola decorazione. Di nuovo la guerra, sempre la guerra nei suoi pensieri, nemmeno la pasta di zucchero e il ricordo di sua madre erano riusciti a farla distrarre un po’. Quando ad un tratto spalancò gli occhi… la guerra… ma si! Aprì di nuovo velocemente il cassetto, afferrò tutte le fiale di colore rimaste, sogghignando un po’, era una bellissima idea.
Un po’ di rosa e di azzurro e l’astronave di Hydargos era pronta, ancora bianco e rosso per il G2 di Alcor, blu e rosso per la trivella, rosso e giallo per il delfino… e con due paia di cornina gialle anche Goldrake era pronto.
Sporca di zucchero e fiera di se stessa, Venusia pose il vassoio di cupcake in mezzo alla tavola, spense le luci e tornò a letto.
Nel giorno di Natale sarebbe stata dolce anche la guerra.
Ovviamente potevo non averli fatti sul serio?
Buon Natale…
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vi abbraccio belle e dolcissime amichette mie
ohmamma! sei un mito!!!
@Pea73 wrote:
Pea… avessi un euro per ogni volta che l’ho pensato a quest’ora facevo invidia a Rockefeller…
è che ogni tanto bisognerebbe smettere di pensarlo e cominciare a dirlo, ma fa così male che non ho nemmeno voglia di litigare…
bimbe… grazie :abbr:
@Madamadorè wrote:
:love
Un abbraccio fortissimo, più di questo non posso fare. Virtualmente ti mando tanto calore.
vedi Lilla quanto dice Moorea è dannatamente vero… io non so come stiano gli “altri” ma so come sto io. e so che non si può tornare indietro. non potrò mai essere quella che ero. sicura, protetta, ovattata…. da quando è morta mia madre mi sono sentita per anni (ancora a dire il vero) come se non avessi più la mia “rete di protezione” come se non potessi più inciampare o cadere perché ORA mi farei davvero male, ora non ho più le spalle “coperte”… e mia madre era una che aveva bisogno lei di protezione, forse non è mai stato il contrario, sin da bambina le facevo coraggio se qualche notte mancava mio papà perché lei aveva paura…….. è qualcosa che non so spiegare nemmeno a me stessa sai? o forse è solo il modo improvviso e incredibile in cui mi ha lasciata ad avermi costretta a fare conti con una realtà che non conoscevo.
son passati 5 anni e 4 mesi e l’altra mattina (da sveglia) ho avuto l’impressione che suonasse il telefono e ho pensato “è la mamma”………….
la vita va, la vita è piena, approfitto di ogni momento, non voglio rinunciare a nulla, mi godo mio figlio quanto più posso ma c’è sempre un “sottofondo” che a volte non voglio nemmeno fermarmi a guardare perché SO cosa contiene.
ieri mattina preparavo la torta per il 50° dei miei suoceri. stavo bene, ero serena e poi baaam è arrivato il pensiero “mamma per i tuoi 70 anni nemmeno una torta potrò farti, non potremo festeggiare… avrai solo un loculo nuovo…….”
ecco è così. si cambia e non si torna indietro e forse non tutti riescono a comprenderlo! come tutti quelli che ti dicono frasi fatte, parole che non hanno un senso e tu pensi “ma questo che cazz mi sta dicendo? ma ha mai DAVVERO perso qualcuno?” e vorresti urlare e dire che delle cazzate non te ne frega una mazza!
…… la vita è bella Lilla, e a noi tocca il compito di GODERLA per noi stesse e per loro che la amavano e ne sono state private….. solo questo ho capito! hanno tutto il diritto di vedere che ORA sappiamo apprezzare ogni singolo momento ma noi abbiamo anche il diritto di incendiarci di rabbia e di dolore perché vedano e sappiano cosa ha portato la loro assenza……….
ti abbraccio forte forte forte
Lillafiore del mio cuor, ma non è che te una mattina hai voglia di passare da quel di guamo, che madama tua ti offre colazione?
Avrei proprio voglia di vederti :love
@moorea wrote:
…
@Lillafiore wrote:
no non è affatto difficile da capire ma è scomodo, perchè implica che debbano mettersi in discussione anche gli altri.
Jess è morta, l’evento è doloroso e traumatico e quindi tu ora sei diversa da come eri prima prima
Tu hai accettato la nuova te stessa, pienamente consapevole di essere diversa da prima, pienamente consapevole del vuoto che Jess ha lasciato, pienamente consapevole della bellezza della vita, pienamente consapevole di tutto ciò che è stato e di tutto ciò che dolorosamente non potrà essere…del dolore che sempre ti accompagnerà
e sono invece gli altri che non l’hanno ancora fatto, non hanno fatto quel passettino di accettare che la morte di Jess ha cambiato te, senza che tu l’abbia chiesto ma è accaduto!
Tu sei diversa, ora hai questo fuoco che arde in te
quindi per gli altri è più semplice dire che questa nuova Lilla non va bene, che era meglio quella di prima e provano a dirti che devi “rassegnarti” pensando che tu possa tornare quella di prima
ma non sarai mai più quella di prima perchè NULLA si cancella di ciò che è stato
sono loro che devono farsene una ragione non tu..
:abbr:
@moorea wrote:
eppure è così difficile da capire?
sono così stanca di sentirmi dire che “me ne devo fare una ragione” che urlerei…
moor tesoro, balsamo del mio cuore :love
Lucrezia quelle sono le parole che il mio cuore dice alla mia bimba che non c’è più, alla mia Anna Vento e Nuvole
e sono anche certamente le parole di ogni cuore che, come quello di Lilla, non può vedere pace nella rassegnazione.
Però lo spirito di questo post è che siamo tutti uniti da un filo invisibile e che questo forum è molto di più di quello che sembra :love
Che tenerezza qui…..
Fatevi abbracciare un pó anche da me…..
@sashax wrote:
è proprio così. Se dovessi fare un bilancio del primo anno senza Jess, per quanto ostinatamente non riesca (non voglia??) accettare di non invecchiare insieme a lei, come sarebbe dovuto essere, dall’altra ho avuto un tale affetto intorno, come una rete, come un abbraccio caldo che mi ha sempre dato la sensazione che cmq non mi avrebbero mai permesso di andare a fondo.
Dal primo giorno, dalla corsa in stanza mortuaria, da quando rannicchiata su quelli scalini ho visto arrivare la mia amica Laura, che Jess praticamente non la conosceva nemmeno. che ha corso in macchina per un’ora per essere lì.
Si, per questo sono assolutamente una donna fortunata.
un caldo abbraccio Simona.
davvero belle le tue parole moorea
Moorea, si, quelle.
Come ho gia raccontato qualche volta, lavoro in un’impresa funebre.
e in questi giorni ho visto purtroppo tanto dolore, il giorno di Natale, madri, mogli giovanissime, bimbi, che piangevano chi non c’e’ pu’. Non riesco a considerarlo sempre un lavoro, e anche dopo tanti anni non trovo le parole per descrivere quello che provano gli altri: spesso mi dicono: ” trovi le parole piu’ belle, quelle piu’ adatte”…Moorea, hai espresso sentimenti che spesso le persone provano ma che sono difficili da rendere. Grazie
Lucrezia
@Lillafiore wrote:
ti capisco; eccome se ti capisco :bacbac:
che belle sensazioni si provano ad avere queste persone attorno vero Lilla? sei coccolata da persone fantastiche :love
un abbraccio anche da me che da lontano pur conoscendoti poco vorrei mandarti un poco del mio calore :abbr:
mi hai fatto fare un tuffo nel passato, tanti nomi non li ricordavo più!
:abbr: :abbr: :abbr:
@Pea73 wrote:
:abbr: :abbr: :abbr: :abbr: :abbr: :abbr:
@moorea wrote:
non ne avevo dubbi :abbr:
@Pea73 wrote:
sono mie
😳
@moorea wrote:
Moorea credo che Lucrezia76 si riferisse a queste. ho almeno io ho inteso così.
Forse perchè hanno colpito anche me :love
mi sbaglio Lucrezia?
@lucrezia 76 wrote:
a quali ti riferisci in particolare?
Chiedo scusa, ho capito il significato del post, mi ha colpito molto quanto ha scritto Morea.
Sono spesso vicino a persone immerse nel dolore. Chiedo: Moorea, sono tue quelle parole? se no chi e’ l’autore?
un grazie anticipato
lucrezia
un abbraccione Debora
siete commoventi ragazze, io posso solo mandarvi un abbraccio…
poi dicono che sono presuntuosa. se è vero che la gente si giudica dagli amici che ha… :love
@moorea wrote:
:***: :***: :***:
tu non sei il mio compito, sei il mio premio
@moorea wrote:
:bacbac:
(che compito ingrato t’è toccato 😉 )
mi è facile leggerti nel cuore perchè ti conosco da prima di nascere 😉
e io devo avere cura di te :bacbac:
@moorea wrote:
com’è facile per te leggere nel mio cuore Moor? mia piccola strega…
(alla mia piccola A.)
passassero 10 100 1000 anni sempre la mia rabbia esplodente accenderà la mia anima
perchè questa rabbia è il motore che mi permette di andare avanti
se mi rassegnassi al dolore della tua perdita e del mio essere incompleta senza di te
sarei niente e nulla avrebbe senso
passassero 10 100 1000 anni sempre la mia rabbia esplodente accenderà la mia anima
perchè quel fuoco acceso, da lassù si possa vedere
e solo questo mi da consolazione, che tu mi veda
il mio dolore è anche la mia consolazione
Se non è questo lo spirito del post.. allora per ora lasciamo stare.
Dico, per me (per la mia situazione), che combattere la guerra.. genera morti e feriti e i feriti sono i miei stessi figli: il fatto che porti a casa qualcosa.. intanto non è detto, e poi se da una parte aggiusto, dall’altra sicuramente guasto e rischio di o faccio sicuramente guai anche peggiori. Per cui nel mio caso.. sono stanca e so che non dovrei più salire sulle astronavi da guerra. Ma non ci riesco, ancora. Vorrei fidarmi ma non ci riesco. Ho paura e la paura.. non è mai una buona consigliera.
Ma.. come dici tu.. non è questo lo spirito del post.
Vado a incartare il mio salmone in panna acida e patate. E mi metto a confezionare i panini (la pasta è lievitata, nel frattempo).
Buon tutto, Lilla
eh Ludo sarebbe un discorso lungo.
quando a Fabio venne diagnosticato il LS la prima volta, e quando dopo due mesi ebbe la BP, e arrivò l’asma ci si prospettavano mesi di cortisone (come poi è stato) con tutti i rischi del caso. Ma io quella guerra lì, contro quello che era successo al mio bambino, contro la mia paura che morisse, me la sono combattuta la notte su pubmed, cercando una via diversa. E non posso dire che sia stata una guerra facile,e certo Fabio ne ha pagato dazio, avendo una mamma iperattenta, costanemente ansiosa, Flavia avendo una madre esageratamente attenta al fratello.
Ma almeno potevo vincerla quella battaglia, avrei potuto portare “a casa il prosciutto” come diceva Eddie Irvine.
Accettare tutto questo non è vincere una battaglia, è accettare la resa. Il fatto che “alla fine va accettato” a me non da nessuna consolazione, anzi semmai mi rende furente.
Come ho detto mille volte, l’idea che fra 20 anni la sua morte mi farà meno male mi annichilisce. e tutto mi pare tranne una vittoria.
ad ogni modo non era questo lo spirito di questo post. vado a impastare il panbrioche di Moorea :love
Io credo che anche nel tuo caso il combattimento ci sia, perchè non riesci a pacificarti con ciò che è successo e che invece.. nella sua crudeltà.. alla fine va accettato. Il combattimento è quello: tu che lotti per non far sì che .. sia, non far sì di.. accettare.
Un abbraccio.
Io sono stanca morta di essere in trincea. Con la testa capisco che più mi armo fino ai denti.. più invento strategie di guerra.. più la guerra si alimenta e più soldati ho da combattere 🙁
e oltretutto… oltre a me a pagarne le (grosse) conseguenze sono i miei bambini, quelli paradossalmente per cui.. combatto.
Sic.
Auguri cara Lilla.
Già Ludo.
L’altro giorno guardavamo Stars Wars con Fla e Fabio, la scena in cui Qui-Gon Jinn viene ucciso da Darth Maul. Fla è rimasta molto colpita dal dolore di Obi-Wan Kenobi, che reagisce alla morte dell’amico e maestro uccidendo come una furia Darth Maul. Fla ha detto qualcosa tipo “povero Obi-Wan” quando lui tiene tra le braccia l’amico morto. E io non sono riuscita a frenare la lingua e ho detto “almeno lui ha avuto qualcuno con cui prendersela”.
Ecco a me andrebbe anche bene la guerra (sono sempre stata un tipo “combattivo”), avessi almeno qualcuno con contro cui combatterla…
Invece niente combattimento, c’è solo la resa…
Oh Lilla… Quanto vorrei anche io “non essere in guerra”.. Non so se fare dei dolcetti basterà, ma sicuramente.. può essere un inizio. Ma la guerra andrebbe proprio cessata (se ci riesci; io proprio no per ora).
Un abbraccio cara :abbr:
tesoro…….. che dirti che tu non “senta” già?
ti abbraccio forte forte
:bacbac:
:abbr: leggo ora con piacere :bacbac:
leggo solo ora.
un bacio lillina nostra :bacbac:
Buon Natale guerriera :love
:love