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Tortini di broccoli su crema al pecorino
Li ho preparati oggi a pranzo. È una ricetta di Simone Rugiadi. Buoni buoni.
Ecco la ricetta.
Per 4 Tortini.
1 broccolo romanesco
3 uova
250 gr di latte
25 gr di burro
25 gr di farina
100 gr Grana grattuggiato
8 fettine di pancetta tagliata sottile
Pangrattato
100 ml di panna fresca
150 gr di pecorino
Pulire il broccolo e lessarlo in acqua bollente salata. Preparare la besciamella sciogliendo il burro aggiungendovi la farina e poi il latte. Fare addensare salare e se piace aggiungere un po di noce moscata (io no).
Scolare i broccoli ed una volta freddi schiacciarli la forchetta, aggiungere le uova, il grana, la besciamella, sale (io assaggio prima e poi mi regolo) e pepe.
Con il composto riempire 4 stampini imburrato e cosparsi di pangrattato( io li ho fatti piccini nelle forme da muffin ne sono usciti 12) cuocere per 25′ a 180 gr.
Poco prima di portare a tavola riscaldare 100 ml di panna fresca a circa 60° (il calore toccando con il dito deve appena infastidire) con 150 gr di pecorino stagionato grattugiato. Mescolare spegnere e tenere da parte.. Rosolare le fette di pancetta in padella antiaderente senza aggiungere altri grassi.
Distribuire due cucchiai di crema al pecorino su ogni piatto, adagiare il tortino e due fette di pancetta e servire.
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Su Fibonacci
http://www.ted.com/talks/arthur_benjamin_the_magic_of_fibonacci_numbers.html
mamma mia che favola! Da rifare!!!!!!!!!!
Che bella ricetta, la proverò senza’altro, ho giusto un bel cavolo romanesco in frigo!
mmmm, proverò anche io, ma senza pecorino, andrò sul classico parmigiano o grana.
Ah…..
Ma poi si Tortini sono piaciuti?
😉
il broccolo romanesco è bellissimo e molto… matematico.
Riporto da wikipedia perché mio marito, fisico e matematico, me l’avrà ripetuto mille volte ma io dimentico sempre i termini adatti a descrivere la peculiarità che cmq contribuisce, ai miei occhi, a renderlo anche affascinante oltre che bello esteticamente e molto, molto buono (concordo con te Priscilla, è più delicato e dolce)
“ha una forma piramidale e tante piccole rosette, disposte a spirale, che riproducono la forma principale e si ripetono con regolarità. Ogni rosetta è composta da numerose rosette più piccole, rendendo la forma del broccolo romanesco simile ad un frattale. Il numero di rosette che compongono il broccolo romanesco è un numero di Fibonacci.”
Se non sapete chi è Fibonacci, sappiate che fu matematico del XIII secolo e s’è inventato la successione di numeri che ha preso il suo nome
La successione di Fibonacci, è una successione di Numeri interi positivi, detti numeri di Fibonacci, in cui ciascun numero è la somma dei due precedenti.
Ecco i primi numeri di Fibonacci: 1,1,2,3,5,8,13,21,34,55,89,144,
… continuate voi
E poi non si dica che in cucina non si fa cultura :sab
(con l’aiuto di wikicucinapedia) 😆
Io adoro il cavolfiore romanesco, anche per l’estetica
Debora spero ti piaccia.Simone indicava il broccolo romanesco perché più delicato come sapore ,ti confesso che è la prima volta che l’ho assaggiato.
ma fantastici, ho tutto, li farò domani sera!!!
Anche se con latte e panna di soja.
Il broccolo non è romano ma l’ho lessato giusto oggi per decidere che farne domani ed eccoti qua con questa ricetta perfetta, merci 😀
Risi un po di latte?
Gnam gnam, che bontà!!!!
ho del pecorino che devo consumare perché è troppo che è in frigo, quasi quasi….ma senza panna come verrà? e cosa posso aggiungere al suo posto?
Anche io preferisco fare tortini che plunk intero, lo trovo più gradevole all’occhio.
Sì può fare anche un plumcake e servire a fette. I miei Tortini si sono un po seduti dopo la cottura ma credo perché il composto era pico. Li ho fatti volutamente Piccini. La salsa al pecorino ho fatto metà panna e metà pecorino ed era bella saporita quindi occhio a non darla troppo salata. A noi sono piaciuti molto il profumo che emanano mentre stanno in forno é paradisiaco
Ma che meraviglia. Da provare subito!!!!