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Sempre in tema etnico: pranzo marocchino
No, non l’ho cucinato io, sono stata invitata dai genitori di una mia alunna insieme alle mie colleghe. Una cosa del tutto autentica.
Tra l’altro diversi anni fa, a fine quinta, mi avevano già invitato perché anche il loro primogenito era stato mio alunno. Mi ha fatto piacere che l’usanza si sia mantenuta, la mamma, Fatiha, è un pilastro della comunità marocchina locale dell’indiscussa autorità in fatto di cucina. Le mie colleghe non sono molto portate per l’etnico ma sono rimaste stupite. Io ho ribadito più volte il mio ‘ve l’avevo detto’.
Quindi:
Cuscus monumentale con verdure e carne d’agnello
Verdure lesse miste presentate molto bene in un gran piatto, con al centro insalata di riso, accompagnate da: pastilla (pasta fillo farcita di pollo, mandorle tritate, cannella) e l’equivalente con il pesce, squisito
Pollo al limone candito con intingolo a base di olive e frattaglie
Dolci, con una concessione occidentale: la nostra gelée di fragole con base di crema al mascarpone e panna su biscotti tritati: savoiardi passati al forno e mescolati con burro, ha specificato Fatiha. Geniale. Presentazione perfetta tipo pasticceria
Con il caffé, torta di noci e cioccolato.
Burp. Sono stati pure di piacevolissima compagnia, tutti. Sia che si parlasse di frivolezze che di discorsi più complessi, come l’Islam e il Ramadan.
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avete mai visto su Babel tv su Sky le ricette di Choumicha la cuoca marocchina? Ogni tanto cucina lei, ogni tanto le sue ospiti, ma ragazze fanno di quelle cose da rotolarsi per terra e ululare!
che invidia, Chiara!!!
Io quando ero stata in Marocco l’avevo sempre trovata grande…quelle piccole non mi è mai capitato!
Comunque la ricetta è veramente abbastanza complicata: bisogna prima cuocere i piccioni (o il pollo) in un soffritto di cipolla e spezie, poi disossarli e tagliarli a pezzettini, poi rimettere sul fuoco il fondo di cottura e cuocerci dentro alcune uova stracciandole con la forchetta, come per fare le uova strapazzate.
Poi bisogna friggere nel burro delle mandorle e condirle con zucchero e cannella.
Infine bisogna comporre la pastilla: si riveste lo stampo con un primo strato di ouarka (o pasta fillo), si riempie con il ripieno di piccione e uova, poi si fa un secondo strato di sfoglia, si aggiungono le mandorle fritte e zuccherate e si chiude con un terzo strato di sfoglia. Si cuoce in forno e prima di servire si spolvera di zucchero e cannella.
Una lavorata che se per caso poi non ti viene ti suicidi 😆
WOW, che bella cosa, il menu ma soprattutto l’invito ripetuto 😀
Io stasera ho fatto il cous cous, ma naturalmente niente a che vedere con l’originale.
Pensare che il compagno di una mia amica è marocchino e pare sia un ottimo cuoco – prima o poi dovrò autoinvitarmi ad una cena :uaz:
meraviglia!!!
il marocchino è un’altra cucina amatissima a casa nostra (da me e il marito), chissà che in futuro mi dedichi anche a quella..
che delizie!
la prima volta, sempre da Fatiha, avevo mangiato la pastilla versione ‘grande’, tipo torta salata, con tre fantastici strati: pasta croccante e sottilissima, mandorle totate e tritate, pollo sminuzzato, il tutto ricoperto da cannella e zucchero a velo
ieri le ha fatte monoporzione, una specie di ‘fagottino’ di pasta con lo stesso ripieno delizioso, dice che è più comodo così. In effetti, siccome il piatto mi piace assai, nelle due occasioni in cui sono stata in ristoranti marocchini all’estero la servivano così anche loro.
Oh, io ce l’ho la ricetta della pastilla: su un libro di cucina comprato in Marocco. E’ in francese, ma riesco a capirla bene pure io che il francese non lo so. Diciamo che il problema non è capire, ma fare 😆
Però se qualcuno si unisce potremmo fare un gruppo di studio-pastilla 😀
(Naturalmente lì ti dicono che la pasta fillo in realtà non va bene manco per un cavolo e che per la pastilla ci vuole un altro tipo di sfoglia che si chiama ouarka, simile ma non uguale…ma direi che su questo punto si potrebbe soprassedere )
mamma che fameeeeee
la pastilla!!!
Mamma mia, sbavo come non mai :silly:
Io adoro la cucina marocchina, e il menù da te citato è favoloso. Per una pastilla fatta come Dio comanda in particolare potrei uccidere! Ho spesso meditato di provare a farla, ma è una ricetta molto complessa e poi ci vuole la pasta fillo, che io non riesco mai a trovare…
Anche noi comunque avevamo la “nostra” mamma marocchina, quando Nina faceva le elementari. E alla festa di classe di fine anno aspettavamo sempre con ansia il piatto forte del banchetto, il suo meraviglioso cuscus. Arrivava direttamente da casa, di corsa e trafelata, col piattone di ceramica avvolto in una coperta di lana per non farlo raffreddare :love