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Scacciata siciliana
Come mio primo articolo, mi sembrava giusto parlare di un piatto tipico della mia terra, la scacciata siciliana.
Si trova in tutti i panifici e rosticcerie e si mangia spesso soprattutto nel periodo invernale.
Ce ne sono di moltissime varianti: da quella con tuma (è un formaggio fresco tipico siciliano che può essere prodotto con latte ovino, vaccino) oppure si può usare del pecorino pepato con poca stagionatura (deve essere un formaggio compatto che non si sciolga troppo facilmente) con aggiunta di prosciutto oppure olive nere, oppure acciughe.
Oppure ci sono le versioni con le verdure, si possono usare spinaci, o broccoli o cavolfiori (questi ultimi due vanno appena cotti in padella e poi aggiunti dopo), le patate tagliate sottili ma la tuma ci va sempre e poi si possono sempre aggiungere olive e anche la salsiccia.
Veniamo all’impasto, premetto che uso la macchina del pane per fare l’impasto e uso quindi il misurino in dotazione, ma ho guardato le dosi.
1 bicchierino di acqua o 250 ml
2 cucchiaini di sale
1 cucchiaio di zucchero semolato
2 cucchiai di strutto o di olio di oliva
2 bicchierini o 500 gr di farina bianca di tipo 0, va bene la farina che usate per la pizza
1 bicchierino o 250 gr. di farina di grano rimacinata o in sostituzione manitoba
mezzo panetto di lievito di birra (quello da 25 gr) quindi 12,5 gr.
E a questo punto avvio il programma per l’impastatrice, ma naturalmente si può impastare a mano il tutto.
Dopo che ha finito il programma, faccio lievitare mezzora e poi divido la pasta in due e la tiro con il mattarello.
Mettere la carta forno su una teglia con un pochino d’olio sopra e con un pennello spargerlo uniformemente.
Si farcisce con i vostri ingredienti, considerate che come formaggio, ci vuole qualcosa che non fonda troppo velocemente, ma che resti bello morbido e compatto.
Io ieri ho condito con formaggio pepato, funghi e speck.
Si mette l’altro impasto tirato con il mattarello sopra e si fanno dei buchi con la forchetta e poi una pennellata di olio sopra.
Adesso in forno normale, non ventilato a 180 gradi per mezzora. Meglio controllare che alla fine sia bella dorata prima di tirarla fuori dal forno ed è pronta.
Si fa raffreddare un pochino e buon appetito :o)
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Rosy un inchino alla tua terra. Questa schiacciata è assolutamente slurposa.
E’ meravigliosa anche perché per i ripieni ci si può proprio sbizzarrire con mille idee diverse, grazie Rosy! 🙂