MAKI SUSHI

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MAKI SUSHI

Tiro su il thread perchè stasera ho preparato un po’ di maki sushi e ne ho approfittato per fare qualche fotina, così posso mettere la ricetta filmata 😀

MAKI SUSHI

Il maki sushi è il tipo più classico: quello al quale tutti pensano quando sentono la parola “sushi”, e cioè il rotolino avvolto nell’alga nori.
In realtà, come ho detto, non è il tipo di sushi più diffuso in Giappone (quello è il nigiri), ma è quello solitamente preferito dagli occidentali.
Il maki sushi prende il suo nome dalla tovaglietta di bambù che si usa per arrotolarlo, che si chiama makisu.
In realtà lo si riesce benissimo a preparare anche senza, semplicemente arrotolandolo con le mani: viene un po’ meno compatto, ma la sostanza non cambia. Quindi se non trovate la tovaglietta non scannatevi a cercarla, il sushi lo potete fare lo stesso 🙂

Ne esistono, di base, quattro varianti: quello a rotolo piccolo (hosomaki) che contiene un solo ingrediente, generalmente tonno crudo o cetriolo; quello a rotolo grosso (futomaki), che contiene vari ingredienti insieme; quello fatto a mano (temaki), grosso e fatto a cono; e l’uramaki, che a differenza degli altri ha il riso all’esterno e l’alga dentro.

Per fare il futomaki prendete un foglio intero di alga nori, tostatelo leggermente sulla fiamma del fornello e appoggiatelo (col lato più lungo in orizzontale) sulla tovaglietta. Bagnatevi le mani, prendete un pugno di riso e spargetelo sull’alga come nella foto, pressandolo bene con il palmo della mano in modo che sia ben compatto:

Spalmate un pochino di wasabi sul riso e disponetevi al centro, longitudinalmente gli altri ingredienti tagliati a striscioline:

Arrotolate strettamente l’alga, aiutandovi con la tovaglietta:

Tagliate il rotolo a fette alte circa 1 cm, con un coltello ben affilato, bagnando la lama in acqua ad ogni taglio:

Ed ecco qua i vostri futomaki

In questi ho messo salmone crudo/avocado/zenzero marinato/semi di sesamo, ma le possibili varianti sono moltissime. Potete cambiare tipo di pesce (usatissimo, ad esempio, il tonno), usare crostacei, frutti di mare o molluschi, o se il budget è limitato il surimi.
Non male anche quelli fatti usando la carne cruda, tagliata a carpaccio, e squisiti quelli con l’omelette giapponese, che ho postato più su.
Naturalmente in questi grossi ci vuole anche qualche vegetale: oltre all’avocado quello di gran lunga più usato è il cetriolo, che nella cucina giapponese è onnipresente. Però qualsiasi cosa ci può stare: molto adatti sono i funghi (ovviamente quelli giapponesi, non i nostri) e i cuori di palma.
Per dare un ulteriore tocco, qualche fettina di zenzero marinato e i semi di sesamo, bianchi o neri, sono perfetti.

Domani vi posto le foto degli uramaki 😀

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