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La Vigilia giapponese (foto)
LE RICETTE SONO NEI COMMENTI!!
Mezzogiorno della Vigilia: la nostra tavola
Nigirisushi di orata, nido di patate ripieno di gamberi, gamberi con salsa Ponzu
Rotolini di cetriolo ripieni di granchio con salsa Sambai Su, ciotoline raku
Daikon ai “chicchi di grandine”, tè verde
Rotolini di omelette giapponese agli spinaci
Due posti tavola
Kampai 😀
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oooooooOoOOooooOOooooooooOOOOOOOoooooOOOOOooooollllèèèèè!!!
una ola per la Pongi! oooooooOOOOOOOOllllééééééééé!!!
Vuol dire che appena il consorte gira l’occhio vedremo di organizzare un mol-evento giapponese
Io verrei anche solo per vedere i fantastici pavimenti!
@Aya wrote:
Ma taci, che tu non hai niente da invidiarmi…anzi :bacbac:
@maiina wrote:
Grazie! In effetti anch’io sono innamorata dei miei pavimenti 😀
@RossoOceano wrote:
Questo è vero, ma considerando che le poche cose difficili da trovare hanno tutte una conservabilità praticamente illimitata basta fare lo sforzo una volta e poi si è a posto per un bel po’.
In realtà, non è che poi gli ingredienti stravaganti siano poi così tanti: in pratica solo alcuni condimenti, visto che le materie prime sono le stesse nostre.
La salsa di soia ormai si trova anche nei supermercati; le alghe, il wasabi, l’aceto di riso, il miso e spesso anche lo zenzero marinato si trovano nei negozi di cibi biologici o di specialità alimentari.
Qualche difficoltà ci può essere col vino da cucina, il mirin, ma lo si può tranquillamente sostituire col sakè (che si compra in qualsiasi enoteca) aggiungendo un po’ di zucchero e un pizzico di sale.
Quanto al dashi, il brodo di alghe e fiocchi di pesce secco che sta alla base del 90% dei piatti giapponesi, in effetti è quello più difficile da reperire: l’ideale sarebbe trovarlo sotto forma di dado, polvere o preparato granulare (anche i giapponesi lo usano, come noi il dado di carne), ma come ho detto se non lo si trova si può sostituire con del fumetto di pesce, o brodo fatto col dado di pesce. E comunque per i piatti che vanno per la maggiore in occidente (sushi, sashimi e tempura) non serve 😀
CHE MERAVIGLIAAA!!!!!!!!!
Mi sono presa le ricette!!! Ora mi mancano però le stoviglie… organizziamo un viaggio in Giappone per comprarle? 😀
Per i cibi hai comprato tutto ne negozi italiani normali??
Sei il mio mito in cucina, lo sai eh?
Complimenti, tutto presentato in modo splendido…
Possi dirti che anche il pavimento è :love ?
Pongi per me il problema non è tanto la preparazione dei piatti quanto trovare tutti gli ingredienti, però mi hai fatto venire delle idee, magari qualcosa provo a farlo
bellissima tavola davvero! anche se non fa per me complimenti!
complimenti! :appl Proprio bello e sicuramente buono! :pork:
Ok! Estraggo dal reportage un po’ di primi piani e ce li appiccico…
Assolutamente spettacolare 😯
Grazie per le ricette. Ce la facciamo ad associarci qualche foto?
wow
Ma no, dai, non è vero! L’unico in effetti un po’ complicato è il nido di patate, ma comunque è uno scherzetto rispetto a certe creazioni d’alta cucina (e di pasticceria soprattutto) di cui si legge in questo forum…e il resto è facilissimo. Anche l’omelette ci vuole più tempo a spiegare come si fa che a farla 😆
Comunque, i piatti giapponesi in generale sono abbastanza facili da fare: l’unica cosa che io continuo a trovare abbastanza difficile è il tempura, nel senso che se dispongo del preparato già pronto mi viene bene, ma se devo partire dagli ingredienti base no. Ma per il resto lo sforzo maggiore è sicuramente quello di trovare gli ingredienti base 😀
si veramente troppo complicato :***:
non ce la posso fare, mi accontenterò dei due ristoranti giappo di fiducia…
Per finire, il piatto un po’ più noioso da fare 😆
NIDI DI PATATE RIPIENI DI GAMBERI
Ingredienti:
Per i nidi
-Due belle patate
-un cucchiaio di burro
-un albume d’uovo
-3 cucchiai di maizena
Per il ripieno
-3 etti di gamberetti crudi
-1 cucchiaio di sakè o mirin
-1 cucchiaio di salsa di soia
-se si usa il sakè, 1 cucchiaino di zucchero e un pizzico di sale
Per il brodo
-due tazze di dashi
-2 cucchiai di sakè
-2 cucchiai di salsa di soia
-1/2 cucchiaio di succo di zenzero fresco
-2 cucchiai di maizena
Sbucciare le patate, tagliarle a dadi, lessarle in acqua bollente in modo che rimangano abbastanza sode. Scolarle e farle asciugare a fuoco basso in una padella antiaderente. Schiacciarle con una forchetta o passarle al passapatate, incorporare il burro, il sale e quando sono fredde anche la maizena e metà dell’albume d’uovo. Deve venire un impasto piuttosto consistente: se non lo è aggiungere altra maizena.
Preparare il ripieno: mescolare il mirin (o il sakè e zucchero) e la salsa di soia, portare ad ebollizione, aggiungere i gamberetti tagliati a pezzetti e farli sobbollire finchè diventano rosa. Lasciarli raffreddare nella salsa. Scolarli.
Formare con l’impasto di patate quattro palle, scavarvi una cavità, riempire di gamberetti, richiudere. Spennellare di albume d’uovo e spolverare di maizena.
Sistemare i nidi in quattro ciotole resistenti al calore, sistemarle nei cestelli per la cottura a vapore e cuocere per 15 minuti.
Preparare il brodo mescolando tutti gli ingredienti salvo la maizena. Portarlo ad ebollizione, quindi aggiungere la maizena sciolta in un poco di acqua fredda. Mescolare.
Togliere le ciotole con i nidi dai cestelli, versarvi dentro un po’ di brodo, guarnire con foglie di spinaci scottati a vapore, servire ben caldo.
Volendo, i gamberetti si possono sostituire con cozze oppure con del salmone fresco.
Ho finito
😀
Vado avanti!
OMELETTE DI SPINACI
Questa la trovate anche in dispensa senza spinaci, comunque riscrivo la ricetta:
Ingredienti:
-4 uova
-2 cucchiai di zucchero
-1/2 cucchiaio di mirin o sakè
-1 cucchiaino di salsa di soia
-1 presa di sale
-una grossa manciata di spinaci freschi o l’equivalente di spinaci surgelati
-olio di semi per friggere
Sbattere le uova in una ciotola con tutti gli altri ingredienti, salvo gli spinaci. Sbollentare gli spinaci in acqua leggermente salata, strizzarli bene e tritarli. Mescolarli al composto di uova.
Ungere una padella antiaderente di olio di semi (non usare assolutamente quello di oliva: ha un sapore troppo forte per i piatti giapponesi), scaldare e versarvi un terzo del composto di uova e spinaci. Quando è rappreso, arrotolarlo su sè stesso con una paletta: si avrà un rotolo di omelette da un lato della padella. Versare un altro terzo del composto, sollevando l’omelette già cotta in modo che il composto ci passi sotto. Far rapprendere anche questa ed arrotolare l’omelette nella direzione opposta: si otterrà un rotolo grande il doppio. Ripetere l’operazione col restante composto.
Togliere il rotolo di omelette dalla padella, avvolgerlo nella pellicola e quindi, se la si ha, in una tovaglietta di bambù. Appoggiarvi sopra un peso e farlo riposare finchè è completamente freddo e ben pressato.
Tagliare a fette regolari, disporle in un piatto e servire guarnendo con insalatina.
WOW e STRA-WOW
http://www.collectibles-articles.com/collectible/collectible-image-large/jotul-602-n_320611463315.jpg
io ti seguo…
Allora vado con le ricette!
Parto con le più veloci:
DAIKON AI “CHICCHI DI GRANDINE”
Ingredienti:
-Un pezzo di daikon (ravanello giapponese: è quel robo bianco tagliato a striscioline che sta acquattato in tutti i vassoi di sushi che servono nei ristoranti)
-Un vasetto di uova di salmone
-un limone
-sale
Sbucciare il daikon e grattugiarlo a striscioline con una grattugia per verdure. Metterlo in una ciotola, condire con sale e succo di limone, lasciar riposare una decina di minuti. Scolare l’eccesso d’acqua.
Mescolare il daikon con metà delle uova di salmone. Ricavare dal limone delle fette sottili, appoggiarle in un vassoio, disporvi sopra il daikon, guarnire con le restanti uova di salmone e volendo con foglioline verdi di crescione. Servire.
INSALATA DI AVOCADO E WASABI
Ingredienti:
-Un avocado
-un cucchiaio di salsa di soia
-un cucchiaino di sakè
-un pizzico di zucchero
-un cucchiaino di wasabi in polvere (o una punta di wasabi in pasta)
-succo di limone
-semi di sesamo
Tagliare l’avocado a fettine. Irrorare di succo di limone per non farlo annerire. Mescolare la salsa di soia con lo zucchero, il sakè e il wasabi. Disporre l’avocado in una ciotola, guarnire con semi di sesamo e irrorare con la salsa.
ROTOLINI DI CETRIOLO E GRANCHIO CON SALSA SAMBAI SU
Ingredienti:
-Un grosso cetriolo
-un vasetto di polpa di granchio lessata, o l’equivalente di granchio fresco
-una manciata di prezzemolo tritato
-un cucchiaio di zenzero marinato (si trova abbastanza facilmente nei negozi di specialità orientali)
-sale
Per la salsa sambai su:
-2 cucchiaini di aceto di riso
-due cucchiaini di dashi
-due cucchiaini di salsa di soia
-20 gr di zucchero
-un pizzico di sale
Pelare il cetriolo a strisce (lasciando quindi strisce alternate di buccia e strisce senza buccia). Tagliarlo in due metà e svuotarle della parte centrale con i semi. Salare leggermente l’interno e lasciare che faccia l’acqua. Scolare e asciugare.
Tagliare la polpa di granchio a pezzettini, mescolarlo con il prezzemolo e lo zenzero tritati. Riempire con questo ripieno la cavità dei due mezzi cetrioli. Tagliarli a fette di 1 cm di spessore e disporle su un vassoio.
Preparare la salsa sambai su: mescolare gli ingredienti in un pentolino, portare ad ebollizione, spegnere e lasciar raffreddare.
Irrorare le rondelle di cetriolo con la salsa e servire.
@bianca267 wrote:
Ma no che non sei ignorante! 😀
E’ vero che i giapponesi mangiano un sacco di roba cruda…è questa roba qui che non lo è, ma l’ho scelta di proposito perchè volevo fare qualcosa di diverso dal solito.
Come dicevo di crudo c’è solo il nigiri sushi di orata, del quale comunque ci sono tracce in Dispensa nella sezione etnica 😉
Per il resto i piatti sono tutti molto semplici e veloci da fare, salvo i nidi di patate che sono un po’ più complessi ma comunque assolutamente non difficili.
Come ingredienti, quasi tutto quello che serve è facilmente reperibile anche da noi: ci può essere qualche problema col mirin (il vino giapponese da cucina, che però si può benissimo sostituire col sakè) e soprattutto col dashi, il brodo di pesce secco e alghe che sta alla base di quasi tutti i piatti giapponesi. Io mi sono fatta portare da mio marito il preparato per dashi granulare: voi alla mala parata potete usare del dado per brodo di pesce, non sarà la stessa cosa ma secondo me può andare…
(Aya, accidenti, ti devo sempre dare le tue bacchette )
CHEMERAVIGLIACHEMERAVIGLIACHEMERAVIGLIACHEMERAVIGLIACHEMERAVIGLIACHEMERAVIGLIACHEMERAVIGLIACHEMERAVIGLIACHEMERAVIGLIACHEMERAVIGLIACHEMERAVIGLIACHEMERAVIGLIACHEMERAVIGLIACHEMERAVIGLIACHEMERAVIGLIACHEMERAVIGLIA :silly:
😳 sono ignorantissima in materia di cibo giapponese
allora, in virtù della tua spiegazione, assaggio tutto!!!! 😀
@bianca267 wrote:
Ma veramente di crudo non c’è quasi niente 😆
L’unica cosa non cotta è il nigiri di orata: il resto è tutto cotto. Per questo menù ho cercato di fare cose diverse dalla classica cucina giapponese “da ristorante”: quindi niente sushi, sashimi e tempura, ma piatti un po’ meno conosciuti.
Ho seguito lo schema dei menù kaiseki, che prevedono una zuppa (i nidi di patate, che sono in brodo), un piatto di pesce crudo (sushi o sashimi) e una serie di assaggini prevalentemente vegetariani. L’unica cosa che manca è un piatto grigliato, ma ho evitato perchè mi sarei complicata eccessivamente l’esistenza!
Più tardi posto le ricette 🙂
è tutto stupendamente meraviglioso!!!!
dall’apparecchiatura, ai piatti, al tavolo al cibo 😀
ad onor del vero non assaggerei nulla perchè le cose crude mi fanno impressione :rrofl:
ma è davvero una opera d’arte ciò che hai fatto 😀
@Pongi wrote:
complimenti! e ..si, a me interessano
non c’è l’icona adatta cioè tizia che batte piedi e mani con fare estasiasto!! io ADOROOOOOOOOOOOOOOOO il giappone e la cucina giapponese e infatti stasera spedisco il marito a prendere da pappare al ristorante perchè IO non zono capage 🙁
che meraviglia! fare una cosa così sarebbe il top per me
bravissima
ma che voglia che fai!SEI STATA BRAVISSIMA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Bellissimo da vedere!!
Io adesso non li posso mangiare, mentre il marito il pesce crudo non lo vuole vedere neanche da lontano 😀 (cioè se qualcuno entro 300 metri da lui mangia pesce crudo si sente male)
ma che bella tavola!
a me interesserebbero tute le ricette,anche se piace solo a me,ho voglia di farlo x me sola!!
Grazie 😀
I piatti e gli altri recipienti sono quasi tutti originali giapponesi, comprati da mio marito le due volte che è andato laggiù. Il menù e l’allestimento della tavola si ispirano (indegnamente, of course 😆 ) al pranzo kaiseki, il pasto leggerissimo e raffinato che accompagna la cerimonia del tè.
Ho tentato questo esperimento perchè volevo fare qualcosa di mio in queste feste e non avevo possibilità di farlo in altri momenti perchè ero sempre di guardia. Allora ho scelto qualcosa che controbilanciasse il filotto di tre pranzi tipici genovesi di fila a casa di mia suocera :uaz:
(Se interessa qualche ricetta posso postare, naturalmente)
invintantissima 😀
che spettacolo!!!!!!!
Adoro la cucina giapponese ! Grande !
f a n t a s t i c o !!!