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in tema di Salento: le PITTULE
Ingredienti
– 1 kg di farina 00
– 1 cubetto di lievito di birra
– acqua tiepida fino ad ottenere un impasto morbido ed omogeneo
– sale (q.b)
– olio per friggere
PREPARAZIONE
Mescolare e impastare la farina fino a quando non si ottiene un impasto morbido, senza grumi e “gonfio”. Far lievitare l’impasto in un posto abbastanza caldo (ma non in forno) per almeno tre ore o, comunque, fino a quando il volume non aumenta di almeno tre volte. Friggere in olio abbondante e abbastanza fumante dopo aver ricavato dall’impasto delle palline grandi quanto una noce. Far scolare bene e servire calde o al massimo tiepide.
si usa farle i giorni di “digiuno” (i venerdì di quaresima) oppure la vigilia dell’Immacolata, in cui si mangiano “solo” pucce e pittule, o le vigilie delle feste importanti, Pasqua e Natale e cmq durante tutto il periodo delle feste natalizie
si possono fare vari gusti
le tradizionali sono senza nulla oppure con pezzi di baccalà, con cavolfiore
poi ci sono le versioni “moderne” alla pizziola (pomodoro, cipolla, origano, capperi ed olive nere macinate piccole e mescolate all’impasto) oppure con verdure lesse sminuzzate e sempre mescolate all’impasto
la versione dolce (che io personalmente aborro) prevede la pittula picciata nel vincotto
semplicissime ma BBBONE!!!