search the site
E questa la conoscete? (ciambella americana)
Da cook
http://www.cookaround.com/yabbse1/showthread.php?t=33718
300 gr farina, 350 gr zucchero, 6 uova, 180 gr acqua, 130 gr olio di semi, la buccia di 1 limone grattugiato, 1 bustian di lievito paneangeli, 1 bustina di cremor di tartaro.
Mescolare farina setacciata zucchero e lievito, poi aggiungere acqua , olio , limone e i tuorli uno per volta. montare gli albumi con il cremor e unire al composto.Versare nello stampo apposito non infarinatoed infornare nel forno preriscaldato a 200° per i primi 15 minuti e poi a 180° per 30 minuti. Appena sfornato capovolgere sulla bottigliae sformare quando lo stampo sarà tiepido.
L’ha fatta mia cognata nei giorni che eravamo da lei dopo Natale, è uno spettacolo!!! Smaltisco un pò delle libagioni di questi giorni, poi vado a cercare lo stampo 😉
Foto di Bianca
prima di infornare
capovolto per il raffreddamento
eccolo!
Foto di tartarina
Leave a Reply
Devi essere connesso per inviare un commento.
Mi avete messo la pulce nell’orecchio con questo angelfood cake! Così, visto che avevo il frigo pieno di uova e uno stampo che mi sembrava accettabile (uno stampo da budino di alluminio col buco in mezzo, lo stesso che ho usato per il secondo kugelhopf) sono andata, ho gogglato e ho colpito :cool
Per la verità il cremor di tartaro, essendo domenica, non l’ho trovato: ma il risultato mi sembra buono lo stesso. Con i tuorli ho fatto una cofana di zabaione che tra l’altro ci sta benissimo: com’era prevedibile, sono complementari 😆
Comunque in famiglia è piaciuto! Nina se n’è sbafata due fettoni da soli, poi altri due pucciati nello yogurt al caffè. Stefano ha commentato che da solo è un po’ basico, ma farcito o accompagnato con una crema o anche (secondo lui) inzuppato con una bagna come un babbà dev’essere ottimo. E infatti se ne è fatte due fette anche lui, pucciate nello zabaione…
La ricetta che ho usato, per non complicarmi la vita, è quella dell’angelfood e non del chiffon cake, questa:
-12 chiare
-200 + 150 gr zucchero
-150 gr farina
-pizzico di sale
-essenza di vaniglia
-essenza di mandorla
-mezza bustina di lievito vanigliato, al posto del cucchiaino e mezzo di cremor tartaro che ci sarebbe voluto.
Ho montato le chiare a neve ben ferma col sale, poi ho aggiunto 200 gr di zucchero poco alla volta, le due essenze e ho montato ancora, fino a ottenere una meringa molto soda.
Ho frullato il resto dello zucchero in modo che fosse ben polverizzato, poi l’ho setacciato due volte con la farina e il lievito (se avessi usato il cremor tartaro non l’avrei aggiunto alla farina, ma alle chiare mentre le montavo)
Ho incorporato i due composti aggiungendo la farina e zucchero alle chiare poco alla volta, molto delicatamente per non smontarle.
Ho versato il tutto nello stampo, senza ungerlo, ho livellato e ho cotto in forno già caldo a 180° per 40 minuti.
Ho sfornato, capovolto su uno stampino conico rovesciato (il buco del mio stampo non è cavo, quindi non ho osato metterlo su una bottiglia) e lasciato un’ora a raffreddare: di più non ho potuto, perchè la famiglia gli ronzava intorno 😀
Ah, sformarlo è in effetti molto facile: sembra di togliere dallo stampo una grossa spugna!
La prossima volta vorrei provare a elaborarlo un po’, mi sembra perfetto per creare qualcosa di simile alle torte che si vedono nei cartoni animati