Spaetzle

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Spaetzle

L’unico ostacolo alla preparazione degli Spaetzle, gnocchetti di origine mitteleuropea che per la verità sono più simili a certe paste (ad esempio, le trofie liguri) che a dei veri e propri gnocchi, è l’acquisto dell’apposito attrezzo, una specie di grossa grattugia. Ma siccome costa poco e non è difficile da trovare, anche su Internet, ne consiglio caldamente l’acquisto!

Eccolo qui

 

grattuggia-spatzle

 

 

 

 

La ricetta base è davvero semplice e veloce:

-Tre uova grandi

-250 grammi di farina 00

-100 gr di latte

-una presa di sale

-un pizzico di noce moscata (facoltativo)

Dovete calcolare più o meno un uovo a porzione.

Rompete le uova in una terrina, sbattetele col sale, aggiungete gradualmente la farina alternandola col latte e sbattete con una frustina fino ad ottenere un impasto omogeneo: dev’essere appena un po’ più denso  di una pastella per friggere, ma ancora fluido. Se avete uno sbattitore elettrico potete cacciare tutto insieme nella terrina e fare ancora prima!

Portate a ebollizione abbondante acqua leggermente salata in una pentola larga e bassa. Appoggiateci sopra l’attrezzo, riempite di pastella il contenitore a forma di cubo che sta sopra e facendolo scorrere avanti e indietro fate cadere gli spaetzle nella pentola: saranno pronti appena verranno a galla. Scolateli con un mestolo forato, trasferiteli in una padella in cui avrete scaldato il condimento e fateli insaporire qualche minuto prima di servirli. Potete anche prepararli in anticipo, lasciarli raffreddare e riscaldarli col condimento in un secondo tempo: a differenza della pasta e anche dei gnocchi normali gli spaetzle non diventano mai stracotti!

Il condimento più diffuso in Alto Adige (che nella mia esperienza è anche quello più gradito ai bambini, ai quali di solito gli spaetzle piacciono molto) è panna e prosciutto cotto. Altre versioni più sostanziose prevedono l’uso di speck, salsiccia, formaggio fuso, cipolle fritte, crauti, ma si sposano bene con qualsiasi condimento che abbia come base la panna o un sugo di carne. Vanno anche molto bene come contorno per carni in umido e spezzatini, soprattutto il gulash.

La ricetta base può essere modificata con l’aggiunta di altri ingredienti, tipicamente una purea di verdure. Quelli più diffusi sono di spinaci ma potete usare anche carote, zucca, pomodoro… quelli delle foto che vedete sotto, ad esempio, sono tricolori: bianchi, spinaci e zucca.

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Ah, ancora una cosa. Può darsi che vi dicano che l’attrezzo non serve e che uno schiacciapatate va benissimo anche lui. Secondo me non è vero, perchè se riuscite a formare i gnocchetti anche con uno schiacciapatate vuol dire che l’impasto è troppo duro e una volta cotto saprà solo di farina. Il mio consiglio è di fare lo sforzo di comprare l’attrezzo! Ve la caverete con pochi euro e avrete a vostra disposizione una pasta che in dieci minuti d’orologio sarà pronta da mettere in tavola 🙂

  1. grande pongi!
    io li faccio spesso quando mi avanzano delle verdure ripassate. Frullo un pugno di verdura con un uovo (ogni due persone. Aggiungo farina qb affinchè un cucchiaio rimanga in piedi nell’impasto.
    Poi passo con la macchinetta.
    Di solito faccio olio e parmigiano, oppure salto con le stesse erbette che ho messo nell’impasto, olio e parmigiano (oppure pecorino).
    Una volta li ho fatti con la minestra di zucca avanzata. Erano abbastanza buoni, ma con le erbette sono meglio.

  2. grande pongi!
    io li faccio spesso quando mi avanzano delle verdure ripassate. Frullo un pugno di verdura con un uovo (ogni due persone. Aggiungo farina qb affichè un cucchiaio rimanga in piedi nell’impasto.
    Poi passo con la macchinetta.
    Di solito faccio olio e parmigiano, oppure salto con le stesse erbette che ho messo nell’impasto, olio e parmigiano (oppure pecorino).
    Una volta li ho fatti con la minestra di zucca avanzata. Erano abbastanza buoni, ma con le erbette sono meglio.

  3. Debora fondatora says:

    ma che bontà, Pongi, questi sono perfetti col formaggio fuso, slurp!!!

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