red velvet cake: foto fetta pag 2!

36 comments
red velvet cake: foto fetta pag 2!

Vorrei fare questa:

qualcuna l’ha già provata? Mi piace molto l’aspetto rosso, e il contrasto con la crema bianca (crema al formaggio e panna). Ho trovato diverse ricette, non so a quale affidarmi.
Le più diffuse prevedono l’uso di farina, burro, zucchero, latticello (buttermilk, trovato alla biobottega!), lievito, cacao, bicarbonato, aceto, colorante (o barbabietole, io userei queste più che il colorante!) e due uova.
Poi ce n’è qualcuna che è più o meno simile, le proporzioni son sempre quelle, ma mette metà burro e metà olio, e solamente due bianchi, non anche il rosso: voi potete immaginare che differenza possa venire fra i due risultati?

  1. Oltre a rendere i denti lucidi e sani, il bicarbonato aggiunto al dentifricio, svolge un’azione sbiancante di tipo naturale
    grazie alla sua forza di abrasione.

  2. arriveraxsemprecarnevale says:

    è uno spettacolo anche questa! Poi una precisione eccezionale (che io non avrò mai :***: )

  3. PDZ: mi daresti la tua ricetta? Ne voglio una ben rodata…..Grazie!!!

  4. @Debora wrote:

    eccezionale!!! Bellissima!!!
    Mi chiedo se riuscirò mai a stendere così bene la pdz per la torta della vigilia :***:
    La crema l’hai messa anche sopra la torta prima di stendere la pdz?
    E poi quella decorazione con le roselline e il nastrino rosa tutto attorno è fantastica, bravissima!

    ahah, quella l’ho fatta in 5 minuti mentre gli invitati stappavano la bottiglia, ero come al solito in ritardo… Non ha fatto in tempo ad asciugare che era già nei piatti 😉 . Il nastrino tutto intorno l’ho proprio appiccicato in due secondi, mi avanzava quel briciolo di pasta e mi scocciava buttarlo 😆 .
    Sullo stendere… vabbè, io ho manualità perchè ho la passione delle sculture in pasta salata, ma a al di là di quello trovo che sia un materiale che si presta molto, perchè non si rompe, è molto elastico. Poi al mio primo tentativo stavo mettendo male la sfoglia di pdz sulla torta, in pratica mi restava scoperto u fianco… E questa santa pdz s’è lasciata riarrotolare sul mattarello, bella sporca di panna e briciole, e poi ristendere sul tavolo, s’è fatta pulire con degli scottex, s’è lasciata reimpastare e ristendere. Dài, è proprio di pasta buona :rrofl:

    Scordavo: sì, ho messo la stessa crema sulla torta, sotto alla pdz, ed è andata benone.

  5. bianca267 says:

    è bellissima!!!!!!!!!!!!

  6. Debora fondatora says:

    eccezionale!!! Bellissima!!!
    Mi chiedo se riuscirò mai a stendere così bene la pdz per la torta della vigilia :***:
    La crema l’hai messa anche sopra la torta prima di stendere la pdz?
    E poi quella decorazione con le roselline e il nastrino rosa tutto attorno è fantastica, bravissima!

  7. @biscotto wrote:

    ma è bellissima e sicuramente libidinosa!!

    cosa ti hanno detto i fortunati assaggiatori??

    Ahah, i miei assaggiatori non fanno testo perchè si mangerebbero anche le gambe del tavolo; in ogni caso ne han detto meraviglie, anche su faccialibro 😉 .
    Io che son più critica devo dire che l’impasto resta molto umido; la crema originale è fatta di panna, mascarpone e philadelphia, mentre io ho usato la ricotta al posto del pascarpone. Il risultato è lievemente più morbido di quello che dovrebbe (la crema più morbida rende la torta meno stabile), ma nonostante la maggior morbidezza della mia crema non si può davvero dire che questa bagni la pasta. Io non l’ho bagnata, eppure il risultato è un dolce quasi al cucchiaio. Si sente l’acidello del buttermilk, è una nota particolare che va assaggiata.
    Insomma, ho fatto il bis sabato, sta volta usando tutto burro (non ho visto differenze rispetto a metà olio e metà burro), e ho adoperato uno stampo più piccolo in modo da riuscire a tagliare il dolce in 4 strati. Libidinoso, davvero :yea: . Se devo trovargli un difetto è un po’ pesante, van tagliate porzioni piccole piccole. Ah, e poi la mia pdz, che per mio gusto ho di nuovo tirato troppo poco. A me piace da vedere ma non da mangiare, preferirei quasi non sentirla, ma quello è un problema di poca esperienza 😉
    Eccolo

    e tagliata

  8. biscotto says:

    ma è bellissima e sicuramente libidinosa!!

    cosa ti hanno detto i fortunati assaggiatori??

  9. susanna_a says:

    è una brown velvet, ma è bellissima lo stesso!

  10. cavallettale says:

    Si vede che deve essere una goduria immane.

  11. Lillafiore says:

    ma l’alchemes è colorato proprio con le cocciniglie (che al di là dello schifo inenarabile, forse è uno dei coloranti più sani??)

  12. lilirose says:

    ma se avessi usato l’alchemes diluito con l’acqua? forse il sapore ne avrebbe risentito.

  13. Bello anche l’interno!!!!!

  14. Kalinka67 says:

    allora non sono l’unica a cui il colore non è venuto, con due cucchiaini di cacao, poi. Che bella la torta!

  15. sallyna says:

    Eccolo, l’interno 😀

    Non badate alla polvere sulla mensola 😉 , eravamo proprio in scuderia e l’ambiente così è. C’era il tavolo dell’istr pulito, ma i cani ci arrivavano e puntavano a spazzolarsi la torta, quindi l’abbiam dovuta mettere su una mensola alta e polverosa 😆 .

    E’ rimasta marroncina, ha appena una sfumatura rossastra, ma se non lo sai nemmeno lo noti 🙁 .
    Altro appunto che faccio a me stessa è il taglio degli strati: sarebbe stato meglio fare lo strato inferiore un filo più sottile e quello centrale un filo più spesso.
    Infine la copertura: la pdz si è attaccata alla copertura panna e formaggi cremosi, ma non so se perchè sta volta la pdz era un po’ più spessa rispetto al mio primo esperimento, o perchè la presenza del formaggio ha reso meno scioglievole il punto di contatto pdz-torta, fatto sta che quando mordevi il pezzo completo (torta, crema e pdz) la pdz si sentiva sotto ai denti. Non so spiegarmi: la prima vlta che l’ho usata avevo messo metà dosi, quindi ne era venuta poca e avevo dovuto tirarla molto sottile per coprire la torta. In questo modo la copertura era rimasta impalpabile, scioglievolissima, mi era piaciuta moltissimo. Domani la rifaccio e provo a tirarla di più, poi vi dico 😉
    In ogni caso è piaciuta molto, era buonissima :mrgreen: ! La consistenza non è affatto asciutta, anche senza nessuna bagna, anzi, è proprio morbidosa anche perchè di crema ce n’è tanta (obbligatorio piattino e forchettina anche in scuderia, mentre lì generalmente le torte si mangiano al volo tenendo la fetta in mano). Fra gli ingredienti ci son 240 ml di latticello (buttermilk), che è il siero del latte che resta dopo la trasformazione della panna in burro, ma addizionato di fermenti lattici: è acidello come lo yogurt, e secondo me influisce molto sulla consistenza. Nei paesi anglosassoni e e nord europei si usa in molte ricette al posto del latte. Non si trova facilmente, lo vendono in polvere on line oppure si trova nelle regioni tipo trentino (la Mila lo produce, ma qui nei super non è distribuito); io l’ho comprato in un negozio di alimenti biologici tipo naturasì (biobottega per le torinesi).
    Fatte le dovute prove credo proprio che la farò diventare il mio cavallo di battaglia!

    Per il colore: una azienda che si chiama Fiorio produce anche coloranti di origine naturale in polvere, si tratta solo di capire dove son distribuiti… Io gli ho scritto per sapere dove comprarli:
    questo per esempio è a base di clorofilla…

    Dopodichè non è detto che facciano meno male di altri solo perchè naturali (anche perchè per estrarli devono usare solvelti o simili), però mi piacciono di più.

    Ritratto: combinazione questa immagine è di un colorante sintetico, nemmeno dei più sani (l’E102 dà problemi ai bambini)!!

  16. melissa72 says:

    molto carina! anche io attendo di vedere l’interno!

  17. @fran73 wrote:

    Mooolto carina….

    Attendo di vedere l’interno 😉

    idem, bella!!!

  18. Sì aya, ho usato tutto il succo di barbabietole che son riuscita a filtrare e anche il colorante… ma a vederla cruda è appena appena rosata. E dire che di cacao ci son proprio 3 cucchiaini… Ero pure andata sia all’in’s mercato che al lidl a comprare il cacao rossiccio che ricordavo, ma è fuori assortimento in entrambi i posti.
    L’ho farcita con panna (ne ho montati 400 ml ma non li ho usati tutti, mi sembrava troppa), 200 gr di formaggio tipo philadelfia e 200 gr di ricotta (quella avevo) più zucchero a velo. Ho messo la farcia anche sotto la pdz, però a quel punto me n’era rimasta poca così ho aggiunto un po’ della panna montata che avevo messo da parte. Metti che ci fossero 3 cucchiai di crema al formaggio e 2 di panna montata in più. Con questa mistura da pdz s’è comportata benone, mi ha anche consentito di cannare la prima stesura del pdz, l’ho messo storto e non coprivo i bordi, cos’ l’ho levato, pulito con uno scottex umido, asciugato con maizena, ripassato col mattarello e steso di nuovo sulla torta. Ovviamente nel casino di questa operazione delle briciole scure di torta son rimaste appiccicate al pdz, ma pace, del resto sono esperimenti 😆

  19. Mooolto carina….

    Attendo di vedere l’interno 😉

  20. Ehhhh BELLA!!! 😀
    Poi alla fine hai usato sia barbabietole che colorante?
    E per la farcia hai usato philadelpia mascarpone e panna, giusto?
    L’hai spalmata pure sotto la PDZ?
    DEVO sapere :mrgreen:

  21. Fatta! 😀
    Non l’ho ancora tagliata, quindi vi agevolerò foto dell’interno domani; se volete vi metto la foto dell’impasto crudo, così vedete subito da voi che di red non ha proprio nulla 😕 , nonostante le rape e pure una fiala di colorante. Inutile dire che non c’è stata alcuna reazione fra cacao aceto e bicarbonato, zero. Vabbè.

    La mia teglia è troppo larga, quindi è rimasta bassa, e facendo i tripli carpiati, raffreddandola bene (l’ho parcheggiata sul balcone, sottozero) son riuscita a tagliarla in 3 senza romperla. Mi è parso che l’impasto non fosse particolare, sì, resta umido, ma mi aspettavo una sensazione di velluto che non ho avuto, magari bisogna mangiarla con la crema al formaggio per aprezzarlo.
    Vi dirò domani! :mrgreen:
    Ah, vi metto anche la foto della torta finita:

    perdonate il macello sul tavolo, ma anche se il mio regalo di compleanno era la giornata alle terme mio marito mi ha preso quel coso lì della thun per profumare gli ambienti e stamattina non avevo tempo di trovargli un posto al sicuro dalle mani di serena 😉

  22. MMMMMMMMMMMMMMMMMHHHH
    MMMMMMMMMMMMMMMMMMelissa!!! :mrgreen:

  23. melissa72 says:

    io non amo il pds colorato, però mi ricorda la foresta nera che ha pds al cacao, strati di panna con ciliege nel mezzo e sopra, bellissimo contrasto!
    guarda simili a queste ma con pds meno alto:


  24. Anche io mi sto scervellando sul metodo colorante :grat:
    Io avevo acquistato dei coloranti “professionali” in gel (sono venduti in mini-barattolini, come delle marmellatine) per la PDZ, in effetti tingono molto di più di quelli liquidi e ce ne vuole mooooolto meno. Però però, sempre coloranti, sebbene alimentari, sono.
    La barbabietola…in effetti colora, prova col succo ristretto. Non vorrei che però venisse un sapore strano.
    Altre cose rosse e così coloranti non mi vengono in mente…a parte il succo di ciliege forse. Ma non è nemmeno stagione 😆

  25. sì, anche a me l’idea del colorante fa senso, per quello ho comprato 2 confezioni di barbabietole. la polpa non oserò metterla, ma il succo magari ristretto in pentola sì 😉 . In attesa di trovare coloranti naturali, che esistono, eh, ma non li trovo!

  26. Sai, l’ho vista ne “il boss delle torte” e mi ha incuriosito.
    Mi fa schifo l’idea di tutto quel colorante quindi vorrei tentare di farla più al “cacao” bruna che rossa…mi piacerebbe usarla x il compleanno di Lore come base (vuole la torta di Ben 10 👿 ….la decorerò a tema!) e mi ispira anche la farcia.
    Ovvio che prima ci vorrà una prova.
    Tornerò qui a vedere come è venuta la tua 😀 e raccogliere suggerimenti…..

  27. @Kalinka67 wrote:

    la marmellata ho paura che lo appesantisca, o no?:grat: ecco la ricetta che ho fatto io ma senza i frutti di bosco: http://www.epicurious.com/recipes/food/views/Red-Velvet-Cake-with-Raspberries-and-Blueberries-108256
    al momento di mettere l’impasto nella tortiera, mi sono accorta di non avere due stampi del 22 disponibili (che sbadata! :zzz ) e l’ho fatta in uno stampo più grande tagliandola a metà solo una volta. Gli ospiti hanno gradito ugualmente. Il colore rosso non mi è venuto così rosso, poi, forse perché non mi sono fidata a mettere un cucchiaio intero di colorante?

    Ho visto la ricetta, sì, le dosi son proprio quelle 😀 . Io non so nemmeno quale sia il diametro dei miei stampi, cheddire, la versione della scuderia sarà un esperimento e venga come venga come dice mia mamma quando metti insieme roba buona il risultato deve essere buono per forza.
    E conoscendo lo sbrano che assale chi alle 18 ha ancora un paio d’ore davanti prima di tornare a casa, son sicura che non ne lasceranno una briciola :rrofl:

  28. Il procedimento è piuttosto semplice, si tratta di montare il burro ammorbidito con lo zucchero, unire le uova una alla volta e dopo la farina setacciata col lievito il cacao e il sale, alternandola al latticello mescolato al colorante scelto. Da ultimo si unisce all’impasto la mistura di aceto e bicarbonato. Non ci sono nemmeno i bianchi da montare a neve, per dire. Sembra complicata perchè è divisa in 4 strati… Fare due infornate sì diventerebbe una roba laboriosa, preferisco piuttosto farla più alta e tagliarla solo in 3 😉 . Vi dirò, domani, perchè conto di farla proprio sta sera :mrgreen:
    Della consistenza dicono che resta umida, anzi, copio incollo:
    “Come per ogni ricetta tradizionale di ogni parte del mondo, esistono centinaia di versioni di red velvet, ognuna accompagnata dalla dicitura “the best”. Si va per tentativi. Personalmente non amavo granché le versioni casalinghe di questa ricetta, spesso assai sbilanciate nella componente grassa, o in quella acida. Molto interessante era, invece la versione del New York Times, che ho provato in un paio di occasioni.

    Ma questa, di Rose, è assolutamente la migliore, almeno dal mio punto di vista. La Berembaum, infatti, è riuscita a ridare equilibrio a questa preparazione, ottenendo come risultato un dolce scenografico, sì, ma anche buono, molto buono. Il risultato è una torta davvero vellutata, come dice il nome, che rimane umida senza bisogno di alcuna bagna, che non lascia retrogusti acidognoli, che riesce a dare spazio anche all’aroma del cacao. Perciò, eccola qui. Tutta da provare. Nella mia versione ho sostituito il tradizionale filling di crema al burro o di cheese-cream con un filling più italiano a base di mascarpone. Ho poi decorato il dolce con ciuffetti di panna e scaglie di cioccolato bianco.”
    Per la cronaca questa versione è quella con metà olio e metà burro (credo che proverò con questa).

    Per quanto riguarda il colorante. esperimenti ne han fatti tanti gli altri, l’unico che pare sortire effetto è la barbabietola… Ho trovato una versione naturale con le barbabietole caserecce, ma anche diverse versioni vegan con colorante alimentare naturale di origine vegetale (quindi non l’E120, rosso carminio che è tratto dagli insetti).
    Con gli altri succhi non si ottiene un granchè, a meno di alterare fortemente la componente liquida del dolce.
    Poi dipende anche dal cacao, da quanto è stato alcalinizzato nella lavorazione: ho scoperto che più è nero e più è stato alcalinizzato…
    poco tempo fa facendo un dolce ho finito il cacao che avevo in uso (poteva essere perugina o coop), e ne ho aperto un altro, preso al discount (in’s mercato o lidl, io vado solo lì). Quando l’ho visto vicino all’altro ho avuto un moto di disappunto perchè questo cacao economico era rossiccio, l’altro invece era un bel marrone scuro scuro, e ho pensato che quello del discount fosse di cattiva qualità… Invece mi sa che fosse proprio il contrario :grat: .

  29. tataenela says:

    @giorgia wrote:

    Potresti semplificare il tutto colorando un semplice pds, oppure un pds alternativo.
    Certamente io ne farei due così avrei la torta più alta.
    Però stà cosa del colorante rosso nella torta non mi convince, potresti usare succo di fragole, oppure il latte di mandorla alla fragola. Così useresti un colorante naturale e daresti un pò più gusto alla torta.

    giorgia

    chissà se utilizzando la marmellata di frutti rossi nell’impasto darebbe lo stesso colpo d’occhio… :grat:

    Quoto, e magari potresti usare lo sciroppo all’amarena, quello che si usa per i ghiaccioli per intenderci 😀

    su queste torte però mi viene sempre un dubbio:
    In america non usano bagnare le torte e così sono anche più stabili e più facili da decorare.
    Ma a casa nostra le torte troppo asciutte non vanno assolutamente giù, non è che bagnando poi il pds o chicchessia così alto, crolla tutto o viene un pastrocchio al cucchiaio?

  30. Kalinka67 says:

    la marmellata ho paura che lo appesantisca, o no?:grat: ecco la ricetta che ho fatto io ma senza i frutti di bosco: http://www.epicurious.com/recipes/food/views/Red-Velvet-Cake-with-Raspberries-and-Blueberries-108256
    al momento di mettere l’impasto nella tortiera, mi sono accorta di non avere due stampi del 22 disponibili (che sbadata! :zzz ) e l’ho fatta in uno stampo più grande tagliandola a metà solo una volta. Gli ospiti hanno gradito ugualmente. Il colore rosso non mi è venuto così rosso, poi, forse perché non mi sono fidata a mettere un cucchiaio intero di colorante?

  31. Potresti semplificare il tutto colorando un semplice pds, oppure un pds alternativo.
    Certamente io ne farei due così avrei la torta più alta.
    Però stà cosa del colorante rosso nella torta non mi convince, potresti usare succo di fragole, oppure il latte di mandorla alla fragola. Così useresti un colorante naturale e daresti un pò più gusto alla torta.

    giorgia

    chissà se utilizzando la marmellata di frutti rossi nell’impasto darebbe lo stesso colpo d’occhio… :grat:

  32. bella, mai fatta e sembra molto impegnativa anche a me!

  33. In realtà di immagini ce ne sono mille e tutte diverse, non ne ho in mente una precisa…
    Il colore varia dal rosso fragola al rosso bruno, dipende sicuramente da quanto colorante si usa, quanto cacao, la cottura ecc. In comune hanno la farcia bianca e il taglio almeno in 3 strati. Se non ho capito male in molte versioni americane dividono l’impasto di due tortiere e poi sovrappongono le torte tagliate ciascuna a metà, in modo da averne 4 di strati.
    Di sicuro è molto scenografica anche senza spendere ore a far decorazioni complesse, perchè è bella proprio la fetta tagliata :love .
    Vabbè, sta sera faccio un primo esperimento da portare in scuderia domani che è il mio compleanno 😆 .

  34. Mai vista, mi sembra impegnativa però, ma magari sbaglio. Molto bella comunque.

  35. Kalinka67 says:

    io una volta ne ho fatta una che ho trovato sul sito americano di Epicurious, e sempbra molto simile a quella che c’è nella foto che hai messo tu. Aveva avuto abbastanza successo!

  36. lilirose says:

    bellaaaa, però non ti so aiutare perché è la prima volta che la vedo…

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