Il mio compleanno 2008

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Il mio compleanno 2008

Io e Aurora (mia figlia grande) siamo nate lo stesso giorno, solitamente facevamo una festa di pomeriggio con amici parenti e compagni di scuola. Ovviamente l’attenzione è sempre stata sulla bimba e il mio compleanno passava praticamente inosservato
Quest’anno la signorina ha voluto festeggiare, sempre a casa, soltanto con le sue amiche, cominciando nel tardo pomerggio fino a dopo cena. Allora oggi abbiamo invitato il parentame per festeggiare anche con loro.
Abbiamo pranzato nella “taverna” (non è proprio la classica taverna sotto la casa, ma un vecchio capanno, adiacente all’abitazione, adibito in passato a fienile e stalla per animali) ristrutturata da poco. E poichè, da me me la canto e da me me la suono (nel senso che sono io che opero ai fornelli), mi sono autofesteggiata con un pranzo un pò anomalo, con gli sfizi che io gradisco particolarmente: una miriade di antipasti, un primo, frutta e dolce, saltando completamente il secondo.
Andiamo al sodo.

Panoramica dell’apparecchiatura

Da altra angolazione con Benedetta che fa la birichina

Torta al salmone

Pasticcio di pollo

Trionfo di affettati comprati in una norcineria che ha cose fantasmagoriche

La focaccia di Madama

La stessa focaccia con i pomodori e origano

E in versione con farina ai 7 cereali

Crostini di polenta fritta ai funghi

Bruschette al pomodoro (fette di pane senza impasto, con farina ai 7 cereali arrostito sulla brace)

Verdure grigliate (sempre sulla brace) servite poi con un trito di aglio, olio e prezzemolo

Peperoni al forno

Le tagliatelle di nonna pina in attesa di essere cotte e condite con ragù alla bolognese

Spiedini di frutta

E per concludere: bavarese alla fragola e vaniglia con l’aggiunta di cioccolato fuso, esteticamente non è venuta perfetta, ma questo per fortuna non influisce sul sapore.

manca la foto della fetta (alla quale ho poi aggiunto ancora cioccolato) contavo di farla dopo con calma con quella avanzata, ma se la son magnata tutta, hanno fatto tutti il bis. Devo dire che era sublime.

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