Cucina naturale

26 comments

Sempre più spesso parliamo di cucina “sana” qui nel ricettario e vorrei parlarvi appunto di un libro molto interessante che ho appena letto sull’argomento.
Il primo è:”Sugarblues, il mal di zucchero” di Dufty William.
Riassunto Ibs:
“Se siete grassi, se soffrite di emicranie, di ipoglicemie o di acne, il flagello sugarblues vi ha colpiti. Proprio come l’oppio, la morfina e l’eroina, lo zucchero è una droga distruttiva, che dà assuefazione, dal momento che ne consumiamo ogni giorno in tutto – dal pane alle sigarette tanto che in base agli studi medici tutta la nostra società è prediabetica: “Il diabete è senza dubbio la malattia più diffusa in Italia, avendo raggiunto una prevalenza superiore al 3% con una netta tendenza verso un progressivo incremento nel tempo”.
Ecco è veramente sconvolgente sapere che lo zucchero fa così male e soprattutto che è dovunque nella nostra alimentazione industriale.
Anche le farine bianche sono troppo povere di sostanze nutrienti e fanno innalzare troppo la glicemia.
Bisognerebbe cercare di pensare di più alla qualità del cibo, che alle calorie e alla quantità (questo anche per chi vuole dimagrire)
E poi leggere sempre sempre le etichette (classico esempio gli sugar free pieni di zuccheri artificiali molto dannosi).
Io da quando mangio meglio e cerco di evitare gli zuccheri e carni rosse, sto molto meglio.
Voi cosa ne pensate ?
Poi se interessa ho tante ricette di dolci naturali (cioè dolcificati con malto d’orzo o di riso, frutta secca, sciroppo d’acero e frutta).

  1. @robi33 wrote:

    Io metterei un certo quantitativo di quei preparati vegetali da montare (tipo hoplà) cos’ gonfia e resta morbida. Oppure del latte vegetale e un pò d’olio, ma mi sa che la torta monterebbe meno. Ovviamente tenendo conto che se lo zucchero è sostituito da miele, la torta lieviterà meno. Se usi un dolcificante alternativo che però quantitativament è meno dello zucchero, tieniti un pò indietro sull’aggiunta di liquidi altrimenti non si asciuga più.

    Ricapitolando, azzarderei hoplà 100 gr + miele … 80? Dolcifica più dello zucchero.

    Proverò così (però uso il malto di riso al posto del miele 😉 ).
    Questo week and ho fatto il budino di cioccolato che è venuto buono (si sentiva bene il sapore del cacao) pur non essendo molto dolce. Purtroppo non si è addensato bene, credo di aver fatto bollire troppo poco il latte (però la prossima volta aumento l’agar agar).
    E poi ho fatto delle buonissime mele al forno 🙂
    Non è proprio un dessert, ma fatte così sono proprio buone, ve le consiglio. Si toglie il torsolo alle mele e poi si riempiono di marmellata di fragole bio e mandorle a lamelle. Volendo ci sta anche la tahina. Poi si mettono al forno in una teglia con un pochino di acqua a 180° x 30/40 minuti. Prendono un sapore veramente incredibile. :love

  2. @mikycap wrote:

    @padme wrote:

    ieri sera ho tagliato a fettine di circa 2 cm una zucca (avevo una okkaido dell’orto, ma vanno bene anche le beretta o altre a patto che siano sode e non acquose), un filo d’olio, timo, salsa tamari e 20 min. in forno, buonissima!
    Servita con riso venere condito solo con un goccino d’olio.

    a proposito io non so cosa sia la salsa tamari nè la tahina. si troveranno allesselunga?

    Provo a cercare in internet…

    Il tamari è una salsa di soia giapponese, molto salata e dal sapore più forte rispetto alla shoyu (sempre salsa di soia).
    La prima è più adatta alla stagione autunno/inverno mentre la seconda è meglio usarla in primavera/estate (per la macrobiotica sono molto importanti le stagioni in cucina 😉 ). Attenta, anche qui, a quello che compri …a volte si trovano delle salse di soia che costano molto poco ma poi si legge che dentro c’è il glucosio (come per il nostro aceto balsamico, per far prima usano della robaccia invece per quello buono ci vuole tempo!!).
    Invece la tahina (copio da wiki:-):
    “La tahina arabo: طحينية, ṭaḥīna in ebraico טחינה, che si può leggere anche tahine, è un alimento derivato dai semi di sesamo bianco, molto diffuso in Turchia e nel Vicino Oriente. Viene detto anche burro di sesamo o crema di sesamo.
    I semi di sesamo vengono tostati con delicatezza per evitare che inaspriscano. Vengono quindi triturati e la farina che ne deriva viene quindi allungata con olio, fino a formare una pasta della consistenza del burro di arachidi.
    Ha un sapore tipicamente di noci, con un aroma che ricorda quello delle arachidi, ma è meno dolce e con una nota tostata.”

    Questa salsa è ottima sia in preparazioni dolci che salate (tipo nel classico hummus = salsa di ceci araba). Certo deve piacere il sesamo. Nei paesi arabi viene usato anche al posto del burro e del latte.
    Per il malto …lo trovi solo al bio :mrgreen:

  3. ah se può essere utile l’olio di semi di girasole BIo costa tipo 3,00 euro una bottiglia da 0,75 l.

    L’olio di lino costa 2,90 una bottiglia da 250 ml.

  4. @padme wrote:

    ieri sera ho tagliato a fettine di circa 2 cm una zucca (avevo una okkaido dell’orto, ma vanno bene anche le beretta o altre a patto che siano sode e non acquose), un filo d’olio, timo, salsa tamari e 20 min. in forno, buonissima!
    Servita con riso venere condito solo con un goccino d’olio.

    a proposito io non so cosa sia la salsa tamari nè la tahina. si troveranno allesselunga?

    Provo a cercare in internet…

  5. allora sull’onda di questo post ieri ho:

    – buttato il mio olio di semi vari costato tipo 60 cent. ed in cui non c’era specificato niente di niente su come era estratto 👿 😥

    – comprato l’olio BIO si semi di girasole che dietro specifica che è ottenutuo tramite spremitura senza utiizzo di solventi – filtrazione e purificazione con vapore acqueo. Questo è ok no? 😀

    – poi ho trovato all’Esselunga il BIOolio di lino, che ugualmente è ottenuto senza solventi.

    Ho anche capito cosa sono i polinsaturi finalmente ( non avevo il coraggio di dire alla robi che ne sapevo niente 😆 ); coè in pratica sono quei grassi che permettono di combattere il colesterolo cattivo no?

    Adesso quando condirò insalate e verdure varie cercherò di mettere un mix tra olio di oliva e olio di lino. Spero non si senta la differenza di sapore che poi mi fanno le palle in casa 😕

    Ahhhhh!

    Poi ho comprato il fruttosio.

    Ma non ho reperito nè il malto di riso, nè il malto d’orzo…. mi sa che per quello devo andare al bio.

    Ma il Fruttosio si può sostituire alla zucchero anche nei dolci.

    Ora mi rileggo daccapo questo post che è molto utile 😀

    Grazie 😀

  6. Io metterei un certo quantitativo di quei preparati vegetali da montare (tipo hoplà) cos’ gonfia e resta morbida. Oppure del latte vegetale e un pò d’olio, ma mi sa che la torta monterebbe meno. Ovviamente tenendo conto che se lo zucchero è sostituito da miele, la torta lieviterà meno. Se usi un dolcificante alternativo che però quantitativament è meno dello zucchero, tieniti un pò indietro sull’aggiunta di liquidi altrimenti non si asciuga più.

    Ricapitolando, azzarderei hoplà 100 gr + miele … 80? Dolcifica più dello zucchero.

  7. @mikycap wrote:

    @iaia77 wrote:

    Miki il fruttosio è lo zucchero contenuto naturalmente nella frutta e quindi è meglio mangiarlo così.
    Come dolcificante naturale è meglio usare malto d’orzo o di riso (più dolce) e nei dolci anche lo sciroppo d’acero. Li trovi al bio 😉

    grazie iaia :bacbac:

    proverò a comprare questo malto di riso ( mi ispira 😉 ).

    Tra e ricette mi ispira moltissimo quella del riso al latte… voglio provarla 😀

    ma anche quella del budino :icecream: :uaz: !

    Grazie per le informazioni 😉

    Bene Miki 🙂 Il Malto di riso ha un sapore più dolce di quello d’orzo e la consistenza è simile al miele.
    Prova prova …magari fai anche le foto (io sono negata)! Anch’io nel week and farò il budino (magari me lo pappo a colazione :-)) e la focaccia con i semi.
    Robi hai proprio ragione sull’olio. Bisogna fare attenzione che sia spremuto a freddo.
    Io i semini vari (oltre a mangiarli nel musli della mattina) li uso anche per condire (insalate e pesce soprattutto) e devo dire che stanno proprio bene.
    Vorrei provare la tua torta alle carote e noci ma senza zucchero, nè burro nè uova. Hai idee per farla in maniera alternativa ?

  8. Io li compero in un negozio di cibi associato alla catena CuoreBio o B’Io, sono della linea Crudigno/OrganicOils (hanno un sito ben fatto), ma ne trovi di altre marche.

    Occhio in etichetta che sia specificato spremuto a freddo e non estratto. Il costo è ovviamente maggiore, l’olio di semi di girasole o di mais ti costa sui 4 euro al litro contro meno della metà degli altri, ma a livello nutrizionale/organolettico è imparagonabile.

    L’olio di lino, di cardamo (e molti altri) sono molto costosi e venduti in bottigliette da 250 o 500 ml (dai 6 ai 10 euro), ma con una bottiglia miscelata ad altro olio ne hai per un’anno intero e sono fonti di grassi polinsaturi paragonabili all’olio di ricino (ma con gusto accettabilissimo).

    Il mix me lo faccio io, in modo che il gusto sia tale da non destare sospetti nei commensali sospettosi.

  9. @robi33 wrote:


    Per MiKY, non si sente differenza dallo zucchero comune, e ne metti circa il 30% in meno per avere le cose dolci in ugual modo.
    In alternativa dove possibile miele o zucchero di canna grezzo, il malto solo in alcuni tipi di pani perchè ha un retrogusto troppo forte per me.

    Gli oli di semi: ho una bottiglia di olio da condimento, che è un mix di oli di varia natura con diverse peculiarità. Innanzitutto sono tutti oli spremuti a freddo, e non estratti.
    1/5 della bottiglia è di olio d’oliva (per il gusto); 1/5 di olio di semi di girasole (per gli omega 6); 1/5 di olio di soia (per la sua innata capacità di scindere il colesterolo cattivo garantendo di ridurlo del 10% con l’uso abituale e costante); 1/5 di olio di lino (per gli omega 3 e l’acido alfalinoleico); 1/5 di olio di cardamo (ottimo contenuto di vitamina K antiemorragica, non si trova facilmente nei nostri cibi). Un cucchiaio per ciotola di insalata garantiscono l’apporto ottimale di grassi polinsaturi per una vita sana.
    Vi chiederete quale sia la differenza fra la spremitura e l’estrazione: un’olio di semi acquistato a 2 euro il litro è ottenuto per estrazione, in pratica il prodotto viene scaldato, macinato e pressato nelle torri di raffinazione ed estratto tramite percolazione di esano, quindi filtrato e deacidificato con soda caustica prima dell’imbottigliamento. Se non lo avete ancora pensato voi, confermo io BELLO SCHIFO CI MANGIAMO.
    Ecco che vale la pena spendere di più e prendersi dell’olio spremuto a freddo senza residui chimici. Ci costerà 5 euro al litro, ma quanto dura un litro d’olio?

    😯 cioè robi sei una fonte inesauribile di conoscenza.

    grazie :bacbac: per il fruttosio.

    Di quello che hai scritto trovo tutto molto interessante ma ho quotato la parte sugli oli di semi perchè non ho capito una cosa: si trovano sul mercato questi oli di semi migliori? E questo mix che tu usi …. è una marca in particolare :giu: ?

    Grazie 😀

  10. @iaia77 wrote:

    Miki il fruttosio è lo zucchero contenuto naturalmente nella frutta e quindi è meglio mangiarlo così.
    Come dolcificante naturale è meglio usare malto d’orzo o di riso (più dolce) e nei dolci anche lo sciroppo d’acero. Li trovi al bio 😉

    grazie iaia :bacbac:

    proverò a comprare questo malto di riso ( mi ispira 😉 ).

    Tra e ricette mi ispira moltissimo quella del riso al latte… voglio provarla 😀

    ma anche quella del budino :icecream: :uaz: !

    Grazie per le informazioni 😉

  11. Queste sono solo alcune idee o spunti per provare qualcosa di nuovo. Magari il più è che certi ingredienti sono nuovi ma poi del resto le combinazioni sono infinite e molto gustose.
    Un altro classico dolce naturale è il kanten (che è giapponese).
    Si prende la polpa di frutta a piacere, si aromatizza e si addensa con l’agar agar. Poi si decora con frutta fresca.
    In pratica un budino alla frutta 🙂
    Allora vi ispirano?

  12. Il prossimo che proverò è questo:
    Budino al cioccolato (ricetta della cuoca petulante)
    1/2 litro di latte di riso
    4 cucchiai di cacao amaro in polvere
    5 cucchiai di sciroppo d’acero o malto di riso
    1 cucchiaino scarso di agar agar (o 1 cucchiaio di polvere di carruba)
    mezza tazza di nocciole tostate e tritate grossolanamente

    Sciogliete il cacao nel latte (meno due cucchiai che vi serviranno per l’agar)e fate scaldare. Unite lo sciroppo d’acero e assaggiate, se non è abbastanza dolce unite ancora un cucchiaio di malto o sciroppo, senza esagerare. A parte sciogliete l’agar o la carruba nel latte tenuto da parte e unitelo fuori fuoco al latte caldo. Rimestate bene in modo che non si formino grumi e portate a bollore. Cuocete mescolando per 5 minuti . Unite le nocciole e mettete negli stampini bagnati. Fate raffreddare e servite con le nocciole tritate come copertura.

  13. Miki il fruttosio è lo zucchero contenuto naturalmente nella frutta e quindi è meglio mangiarlo così.
    Come dolcificante naturale è meglio usare malto d’orzo o di riso (più dolce) e nei dolci anche lo sciroppo d’acero. Li trovi al bio 😉
    Attente allo zucchero di canna perchè quasi sempre è zucchero bianco trattato con melassa (per dare il colore bruno) e poi cristallinizzato.
    Consiglio di leggere Sugar Blues per i dettagli 😉 !
    Metto qualche ricetta rapida, anch’io sono ancora in fase di sperimentazione.
    Biscotti al cocco
    1 tazza di cocco
    1 tazza di farina integrale
    4 cucchiai di olio di girasole
    sale marino
    5 cucchiai di malto di riso
    Si impasta tutto, si fanno dei biscottini e poi in forno a 230° per 25 min.

    Pasta frolla (per crostata o biscotti)

    500 gr di farina integrale
    250 gr di margarina vegetale o olio (con l’olio risulta meno morbido)
    2 cucchiai di malto d’orzo o di riso
    178 di litro di acqua fredda
    vaniglia naturale oppure buccia grattugiata di limone.
    E poi si procede come la classica frolla.
    Riempire con marmellate senza zucchero oppure con un velo di malto d’orzo e frutta fresca.

    Riso al latte
    1 tazza di riso integrale
    2 tazze di latte di soia
    2 tazza di malto di riso
    1 bacchetta di cannella
    2 chiodi di garofano
    buccia grattugiata di limone
    sale marino
    Cuocere il riso con tutti gli ingredienti finchè risulta ben morbido. Togliere la stecca di cannella e riempire delle ciotole. cospargere con un po’ cannella in polvere.

  14. La stevia non la conosco, finora cerco di usare in tutto il fruttosio che ha un potere dolcificante maggiore dello zucchero bianco con minor indice glicemico (e quindi se ne usa meno) ma in pratica solo nei dolci ormai perchè nel resto siamo abituati a non metterlo.
    Per MiKY, non si sente differenza dallo zucchero comune, e ne metti circa il 30% in meno per avere le cose dolci in ugual modo.
    In alternativa dove possibile miele o zucchero di canna grezzo, il malto solo in alcuni tipi di pani perchè ha un retrogusto troppo forte per me.

    Il sale evito di aggiungerlo dove può essere evitato, perchè è la seconda tragedia dell’attuale civiltà visto che molte ipertensioni sono causate dall’abuso di sale nell’alimentazione quotidiana. Scelgo il tipo marino iodato, visto che vivo in piena montagna e vorrei evitarmi gotta e tiroidismi vari. L’oms ne consiglia 5 gr massimo, abitualmente ne ingurgitiamo dai 15 ai 20 gr al giorno, perlopiù consumando insaccati e cibi pronti.
    Quindi anche il dado lo faccio da me, secondo le ricette postate qui, ma riducendo ulteriorment la % di sale all’8%. Si conserva ugualmente bene ed è perfetto per me.

    Altra nota dolente, l’olio.
    Premetto che vivo in una zona dove l’olio è patrimonio generazionale, tutto bio perchè la lotta agli infestanti viene fatta con le trappole e la raccolta a brucatura; l’olio di oliva me lo compero da chi lo produce e lo ritiro direttamente al frantoio appena termina la molitura. Da noi le olive non si pressano come si usa fare nel resto d’Italia, ma vengono appunto passate da una vite senza fine che separa ossi e bucce dall’olio e dalla pasta rimanente, le mitiche Molche (che si usano tantissimo in cucina come da tradizioni secolari). L’olio si compra e consuma freschissimo, entro l’anno di produzione per meglio sfruttarne le proprietà organolettiche. Le molche si tostano e congelano porzionate, serviranno poi durante l’inverno per farci il pane o la pasta.

    Gli oli di semi: ho una bottiglia di olio da condimento, che è un mix di oli di varia natura con diverse peculiarità. Innanzitutto sono tutti oli spremuti a freddo, e non estratti.
    1/5 della bottiglia è di olio d’oliva (per il gusto); 1/5 di olio di semi di girasole (per gli omega 6); 1/5 di olio di soia (per la sua innata capacità di scindere il colesterolo cattivo garantendo di ridurlo del 10% con l’uso abituale e costante); 1/5 di olio di lino (per gli omega 3 e l’acido alfalinoleico); 1/5 di olio di cardamo (ottimo contenuto di vitamina K antiemorragica, non si trova facilmente nei nostri cibi). Un cucchiaio per ciotola di insalata garantiscono l’apporto ottimale di grassi polinsaturi per una vita sana.
    Vi chiederete quale sia la differenza fra la spremitura e l’estrazione: un’olio di semi acquistato a 2 euro il litro è ottenuto per estrazione, in pratica il prodotto viene scaldato, macinato e pressato nelle torri di raffinazione ed estratto tramite percolazione di esano, quindi filtrato e deacidificato con soda caustica prima dell’imbottigliamento. Se non lo avete ancora pensato voi, confermo io BELLO SCHIFO CI MANGIAMO.
    Ecco che vale la pena spendere di più e prendersi dell’olio spremuto a freddo senza residui chimici. Ci costerà 5 euro al litro, ma quanto dura un litro d’olio?

    L’integrale lo mangio senza eccedere, perchè pur essendo ottima fonte di fibre e nutrienti interessanti, è anche vero che introdurne troppo nell’alimentazione spesso limita l’assorbimento del calcio e di altri nutrienti. Quindi alterno, cucino parzialmente integrale (la pizza o alcuni dolci).

  15. cavallettale says:

    Brava iaia.
    Qui nel ricettario si cucina di tutto e ultimamente c’è proprio un occhio particolare da parte di tutte ad una cucina più sana.
    Quindi ben vengano le ricette che fanno bene alla nostra salute. ANche perchè c’è la convinzione che quello che fa bene non è buono e saporito. Invece dobbiamo dimostrare il contrario.
    Poi la sugosa e calorica lasagna ogni tanto non ammazza nessuno.

  16. allora questo post mi interessa T A N T I S S I M O.

    Dunque, marito zuccheroso ma con familiarità diabete e pressione alta, stavo pensando di prendere il FRUTTOSIO come alternativa alla zucchero, ma non so se altera il sapore delle cose e se comunque va bene.

    Se no che dolcificante potrei usare, eliminando dall’orizzonte anche l’aspartame ?

    Per il resto perfavore mi daresti un po’ di ricette di dolci sani? :giu:

  17. @iaia77 wrote:

    Poi se interessa ho tante ricette di dolci naturali (cioè dolcificati con malto d’orzo o di riso, frutta secca, sciroppo d’acero e frutta).

    mi interessano molto le ricette!

    Ho abolito completamente lo zucchero dalla mia alimentazione.

  18. Il riso è sempre meglio preferirlo integrale o semi-integrale (bio) è molto meglio del riso bianco (che in pratica è solo amido).
    La zucca la faccio anch’io così (adesso è il mio dolce preferito), di solito la condisco con olio rosmarino e aglio.
    Aggiungere un pizzico di sale alla frutta è un trucchetto molto semplice per esaltare la dolcezza della stessa naturale (come per il melone).

  19. Ecco skiver la tahina è ottima anche i piatti dolci, oltre che con quelli salati. Viene usata nei paesi arabi come sostituto del latte.
    Da provare come frullato: frutta a scelta + tahina 🙂
    Il problema è proprio quello …ci sono troppi interessi in ballo nell’industria alimentare.
    Adesso ci si guarda di più e allora via a tutti quei prodotti sugar free, senza colesterolo etc… e poi se leggi gli ingredienti ti cascano le braccia !!
    Lo zucchero lo metto anche nel latte di soia, negli yogurt con frutta, nelle salse, nei sughi pronti, persino nei piselli in scatola.

  20. ieri sera ho tagliato a fettine di circa 2 cm una zucca (avevo una okkaido dell’orto, ma vanno bene anche le beretta o altre a patto che siano sode e non acquose), un filo d’olio, timo, salsa tamari e 20 min. in forno, buonissima!
    Servita con riso venere condito solo con un goccino d’olio.

  21. Metto anche questa, che voglio provare al più presto:
    Focaccia mix di semi
    Ingredienti:

    500 gr. farina di kamut bio,

    20 gr. lievito pasta madre di frumento bio,

    2 cucchiai di olio evo,

    acqua tiepida q.b.

    semi misti bio (sesamo, girasole e zucca),

    Procedimento:

    Mescolare la farina con il lievito, aggiungere l’olio e l’acqua q.b. per creare un morbido ed omogeneo impasto. Lasciare riposare coperto da un tovagliolo lontano da correnti d’aria per 3 ore. Trascorso il tempo di lievitazione stendere su una teglia, io ho usato quella rotonda per pizza, coperta da carta forno e creare le solite fossette con i polpastrelli, spennellare con un’emulsione di olio e acqua e lasciare lievitare per una mezz’oretta. Accendere il forno per scaldarlo per bene e una volta trascorso il tempo, mettere i semi sulla focaccia, abbondate , e infornare per 30 min. a 200°.

    Tratta da veganblog.it 🙂

  22. io ho delle lenticchie cotte, ci ho messo del peperoncino, del concentrato di pomodoro e un pochino di tahina, li ho fatti bollire con acqua leggermente salata e ci sto cuocendo il cuscus, sarà il mio pranzo.

  23. kiki ma dove trovi la Stevia??????????????
    Su Internet?

    In Italia ne è vietata la vendita (almeno fino a poco tempo fa), sono bieche manovre dei produttori di dolcificanti, poichè la Stevia ha un altissimo potere dolcificante e nessun danno collaterale, e andrebbe a demolire l’impero dei vari dolcificanti artificiali (nocivi) come aspartame, ecc. ecc.

    A noi l’avevano portata degli amici svizzeri.

  24. Bene, kiki 🙂
    Per ora metto un link per dare un po’ di idee …poi cerco qualcosa anche a casa.
    E’ un percorso lungo e il mio è appena cominciato ma mi piaceva l’idea di condividere.
    http://arame-natural.blogspot.com/search/label/dolcissime%20occasioni
    ma anche
    http://lacuocapetulante.blogspot.com/search/label/Roba%20dolce
    La Stevia invece non la conosco. Io mi trovo molto bene con il malto d’orzo 🙂
    La cosa bella è che quando si inizia a mangiare naturale e ci si disintossica dallo zucchero, si apprezzano molto di più i sapori veri degli alimenti e anche il “bisogno” di dolce diminuisce.

  25. @iaia77 wrote:

    Poi se interessa ho tante ricette di dolci naturali (cioè dolcificati con malto d’orzo o di riso, frutta secca, sciroppo d’acero e frutta).

    le tue ricette ci interessano molto 😉

    anzi moltissimo 😀

  26. io da poco sto iniziando ad usare lo Stevia al posto dello zucchero… e’ dolcissimo ma non stucchevole come l’aspartame, con un leggero retrogusto di liquirizia…

    http://www.xmx.it/stevia.htm

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